Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Tanto celebrati, rimpianti e ricordati, i primi anni Sessanta italiani sono più celebri come quelli del "boom";gli anni in cui anche agli operai fu possibile farsi la macchina, in cui ci voleva poco a coronare il sogno di mettersi per conto proprio, furono però anche gli anni in cui il "pagherò" esplose clamorosamente.E il personaggio qui interpretato da Alberto Sordi, questo Alberti che vuol stare al livello di una compagnia di riccastri ,che per permettersi una moglie bella e ambiziosa come quella che ha(e attorno alla quale sbavano tutti gli "amici") si è indebitato fino alla testa e arriva a impegnarsi un occhio con un costruttore edile.De Sica,con l'apporto imprenscindibile di un ispirato Zavattini, fornisce una caricatura spietata di quel momento della recente storia d'Italia, di quella mentalità rampante e sfrenata che vede cadere ogni limite morale,e fa sì che l'uomo,e i suoi componenti(quindi anche le sue parti del corpo!) siano oramai merce da vendere o barattare.Una grande commedia amara e desolata,con un'interpretazione magnifica di Alberto Sordi:guardatelo quando telefona alla moglie,prima di farsi l'operazione che lo renderà orbo per gonfiargli il portafoglio.Un misto impagabile di cinismo,dolore, scelleratezza e paura :verrebbe da prenderlo a schiaffi da un lato,dall'altro di aiutarlo a fuggire dall'orrida megera che è la moglie del "cumenda" a cui andrà l'organo.Un pezzo di bravura da grandissimo della recitazione.
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