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Il vento

Regia di Victor Sjöström vedi scheda film

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Auguste

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il vento

di Auguste
10 stelle

Che capolavoro! Peccato che sia misconosciuto...
Sjostrom è celebre come il professore Borg protagonista dell'arcinoto "Il posto delle fragole" di Bergman(ma in realtà appartenente per ammissione dello stesso regista svedese più a Sjostrom che non a lui).
Ma Victor Sjostrom - americanizzato Seastorm - non era solo un grande attore. Era un grandissimo regista dell'era del muto e questo suo film, Il vento, è uno dei suoi massimi capolavori, la superba dimostrazione di quanto il cinema muto fosse avanti e stilisticamente perfetto, un cinema compiuto, scarno dagli inutili fronzoli del cosiddetto cinema contemporaneo.
Non che oggi non si facciano più grandi capolavori, né si deve pensare che l'apologia del passato sia sempre positiva, però sono film del genere che fanno riflettere sulla grandezza della settima arte e non i vari "capolavori" d'incasso hollywoodiani.
Recitazione? Lilian Gish avrebbe dato pane per i propri denti ai migliori attori degli ultimi anni, osannati come non mai, vittime di un divismo scatenato.
Espressività? Il vento è un film espressionista. Non solo nella recitazione, davvero ottima, ma anche e soprattutto nella riproduzione della Natura, rappresentata come una forza sovrastante e tremenda. E' impossibile scappare dalla furia della Natura. E così il Vento fu...
Quella del sonoro è un'assenza ben più che compensata dalla grandezza epica di questo film. E' la forza del cinema muto, è ciò che rende questo film un autentico gioiello, visione obbligatoria per ogni amante del cinema.
Nessun film ha mai reso così bene la forza distruttrice della Natura, l'impeto del vento, sembra quasi sentirlo entrare in casa, sembra portare via con sé tutte le nostre certezze e scossi restiamo a mirare la nostra impotenza dinanzi alle forze della Natura.
E' possibile trovare moltissime metafore circa il vento e cosa esso rappresenti, ma ciò che resta in maniera oggettiva è la resa della potenza della natura, sembra sentirlo soffiare il vento. Il vento, molto probabilmente, rappresenta efficacemente in maniera più generica le avversità della vita.

Ma il finale, non per volere di Sjostrom, ma per volere degli ameriCANI, è ottimista e forse in questo caso l'ottimismo non stona con la grandezza del film: in due i problemi si affrontano meglio e l'Amore è l'unica salvezza in un mondo senza certezze, dove noi altro non siamo che "foglie al vento", ma in due possiamo vincere le nostre paure e renderci conto della Bellezza della Natura, superare i nostri problemi.

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