Regia di Victor Sjöström vedi scheda film
Affascinante quadro psicologico diviso in due parti: la prima, sostanzialmente in linea con l'idea classica di romanzo, racconta di come la protagonista arriva in città e di come è costretta a rifarsi una vita. La seconda è quindi più tesa e profonda: il ritmo si alza e la tensione con esso, fino al ventoso gran finale in cui la furia degli elementi pare aiutare la ragazza a liberarsi dei propri complessi, quello di colpa per l'omicidio in primis, ma anche quello che la tormenta per non riuscire ad amare realmente l'uomo che ha sposato. Davvero impressionante l'interpretazione della Gish.
Una ragazza orfana è ospite dei cugini, ma non gradita. Decide quindi di fuggire con un pretendente, che non ama, ma finisce per sposare. La zona fortemente ventosa in cui i due vivono esaspera la nevrosi della ragazza, che peraltro subisce le molestie di un uomo sposato. Costretta a sparargli per difesa, ne porta il cadavere in giardino e il vento lo ricopre. Finalmente è pronta ad amare il marito.
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