Una favola dark, leggera, coloratissima e visivamente intrigante. Un serial che ci catapulta in un mondo bizzarro, dove un "fabbricatorte" possiede il dono di resuscitare gli esseri morti con il semplice tocco delle sue dita. Il suo speciale talento troverà un'applicazione pratica che gli consentirà un profitto, ma allo stesso tempo sarà la causa delle sue pene d'amore perché, sfortunatamente, mantenere il generale equilibrio dell'universo è cosa assai complicata
Pushing Daisies - Di cosa parla
"In questo preciso istante, nella città di Couer d'Coeurs il giovane Ned aveva 9 anni, 27 settimane, 6 giorni e 3 minuti. Il suo cane Digby aveva 3 anni, 2 settimane, 6 giorni, 5 ore e 9 minuti... e non un minuto di più." La voce narrante, che ci accompagna in ogni episodio di Pushing Daisies, comincia così a raccontarci del giovane Ned il cui cane, Digby, muore investito da un grosso camion nei primi minuti della prima puntata del serial. In questa triste occasione Ned scopre di possedere il dono di riportare in vita gli esseri morti, ma ben presto il piccolo realizzerà che questa sua misteriosa dote ha degli effetti collaterali non trascurabili. Ned poteva resuscitare un essere vivente per meno di un minuto senza che questo avesse delle conseguenze, ma trascorso un secondo di più qualcun altro nelle vicinanze moriva al posto di ciò che era stato riportato in vita. Inoltre Ned poteva restituire la vita solo con il suo primo tocco, perché se solo sfiorava nuovamente l'essere che aveva resuscitato questo moriva per sempre.
Dopo aver riportato in vita il suo cane e vari insetti, Ned impara a sue spese il crudele meccanismo che regola il suo dono: "Primo tocco la vita, secondo tocco la morte per sempre.". In un solo giorno resuscita la madre che, rimanendo in vita per più di un minuto, causa la morte del vicino di casa, padre della sua amica del cuore, Charlotte detta ‘Chuck’ Charles. La sera stessa la mamma di Ned, toccando nuovamente il figlio, muore senza più alcuna possibilità di risveglio. Spedito in collegio dal padre, Ned decide di nascondere il suo segreto cercando di non stabilire legami affettivi con nessuno per paura di trovarsi a dover affrontare di nuovo la morte di una persona cara. Il padre non andrà più a prenderlo e Ned non tornerà a Couer d'Coeurs dove Chuck viene affidata alle cure delle zie Vivian e Lily che un tempo si esibivano come sirene in spettacoli acquatici in giro per il mondo.
Ritroviamo quindi Ned (Lee Pace) adulto, titolare della pasticceria "The Pie Hole". Il nostro protagonista è diventato un "fabbricatorte" (dire pasticcere qui non sarebbe corretto) che prepara dolci deliziosi utilizzando ingredienti ammuffiti che si rigenerano al suo tocco. Il suo segreto è stato accidentalmente scoperto dal detective privato Emerson Cod (Chi McBride) che ha convinto Ned a collaborare con lui nella risoluzione di casi di omicidio. Grazie al suo dono Ned riporta in vita le vittime per farsi dire il nome del loro assassino ed entro 60 secondi le tocca nuovamente per restituire loro la morte ed incassare, insieme a Emerson, la ricompensa per aver risolto il caso.
La vita di Ned procede tranquilla con l’unico cruccio di dover respingere le avance della sua dipendente, Olive Snook (Kristin Chenoweth), innamorata di lui. Le cose cambiano quando Ned si trova a dover resuscitare il suo primo amore, Charlotte ‘Chuck’ Charles (Anna Friel), uccisa mentre si trovava in crociera. Ned, che si sente in colpa per aver involontariamente causato la morte del padre della ragazza ed è ancora attratto da lei, non riesce a restituirla alla morte. Qualcun altro morirà al suo posto, mentre la ragazza si unirà ai due investigatori per collaborare con loro nelle indagini. La rediviva Chuck si nasconderà a casa di Ned scatenando la gelosia di Olive, ma la convivenza non sarà così semplice. I due innamorati devono infatti in ogni modo evitare di toccarsi pena la morte eterna li lei.
La serie: ambientazione ed immaginario visivo
Per immaginare che tipo di serie sia Pushing Daisies bisogna pensare a un possibile incontro tra Il favoloso mondo di Amélie e le ambientazioni oscure di Tim Burton. Questi sono infatti i riferimenti visivi, citati dallo scenografo Michael Wylie, quale fonte di ispirazione della serie. Può inoltre aiutare sapere che Barry Sonnenfeld, regista di Men In Black e produttore di Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi, è stato produttore esecutivo di entrambe le stagioni di Pushing Daisies e ha diretto i primi due episodi della prima stagione.
Il titolo della serie si rivela comunque il migliore indizio per spiegare cosa ci aspetta: leggiamo margherite (daisies) e vediamo campi in fiore, ma il senso compiuto dell'intera frase ha in realtà il profumo della morte: Pushing Daisies, nel linguaggio comune anglosassone, significa infatti "morto e sepolto" (in quanto ormai pronto a trasformarsi in terra da concime). La morte è presenza imprescindibile di ogni episodio (in ognuno si risolve un caso di omicidio) ed è determinante nel filo conduttore della trama (Ned resuscita i morti e Chuck è una morta vivente), ma l’atmosfera, i personaggi bizzarri, i dialoghi serrati, intelligenti e spiritosi, rendono la produzione molto più vicina a quella di musical in technicolor. Anzi, per dirla tutta, in alcuni episodi si canta proprio e non è quindi sicuramente un caso che ‘Tutti insieme appassionatamente’ sia una delle citazioni cinematografiche presenti nella serie.
I nomi scelti per i luoghi e per i personaggi sono altrettanto rivelatori dell’originalità del tutto, così come la scelta di ambientare la serie in un tempo non definito con un uso di elementi scenografici, oggetti ed abiti che, pur collocandola in un tempo vicino al nostro, la rendono non databile.
Il creatore: Bryan Fuller
Il primo telefilm creato da Bryan Fuller, che ha iniziato lavorando per serie tv quali Star Trek: Deep Space Nine, Star Trek: Voyager e Heroes, fu un serial che trattava il tema della morte intitolato Dead like Me (2003) di cui Pushing Daisies (2007) viene da lui stesso definito come una specie di spin off. Dead Like Me racconta la storia di una giovane e schiva ragazza, Georgia Lass (Ellen Muth), che rimane uccisa perché colpita da una fiammeggiante tavoletta del wc caduta della stazione spaziale Mir. Georgia non passa nell’aldilà, ma viene scelta per diventare aiutante della morte ed è proprio nell’ideazione della trama di uno degli episodi che Fuller pensa, per la prima volta, a un personaggio in grado di resuscitare i morti con il suo tocco. Fuller in realtà lasciò la produzione esecutiva di Dead Like Me dopo pochi episodi per concentrarsi sulla scrittura di una nuova serie insieme a Todd Holland dal titolo Wonderfalls (2004). Qui il tema della morte non è presente, ma Wonderfalls sembra rappresentare il passaggio obbligato per arrivare a una serie come Pushing Daisies. Entrambe hanno in comune l’eccentricità, il ritmo del racconto e, seppur con budget molto diversi, un certo immaginario visivo. Wonderfalls ci parla di Jaye Tyler (Caroline Dhavernas), proveniente da una facoltosa famiglia e laureata in filosofia presso una prestigiosa università. Jaye vive in una roulotte e lavora come commessa in un negozio di souvenir alle cascate del Niagara. La ragazza, stressata dalla famiglia e dal suo status sociale, sembra cominciare ad impazzire quando oggetti inanimati, tra cui i souvenir che vende, cominciano a parlarle. Purtroppo la serie viene interrotta dopo la messa in onda di soli 4 episodi anche se quelli prodotti furono 13. Fuller arriva così a Pushing Daisies che andò in onda per sole due stagioni, tra il 2007 e il 2009, sul network americano ABC. La serie raccolse apprezzamenti e riconoscimenti (tra cui 7 premi Emmy), ma le ottime recensioni non la salvarono dalla cancellazione, giustificata dal network per i bassi ascolti. La prima stagione partì con un botto il 3 ottobre del 2007 (13 milioni di spettatori), ma dovette chiudere in anticipo, dopo solo 9 episodi dei 22 previsti, a causa dello sciopero degli sceneggiatori televisivi (2007-2008). L’agitazione sindacale si protrasse per diversi mesi e provocò cancellazioni e problemi a moltissime produzioni. La seconda stagione tornò in onda un anno dopo, il 1° ottobre del 2008, quando era ormai stata dimenticata dal pubblico. Anzi dovremmo dire dal grande pubblico perché all’epoca i network televisivi avevano come riferimento percentuali altissime di audience, oggigiorno difficilmente raggiungibili. La media di spettatori registrata per la seconda stagione fu infatti di "soli" 6 milioni. La serie venne quindi cancellata.
Bryan Fuller si è espresso più volte sulla possibilità di un ritorno di Pushing Daisies. Inizialmente pensò di realizzare un comic book di cui postò un’immagine in anteprima sul suo account Twitter. Il progetto non si è però mai concretizzato. Successivamente ha fatto cenno in varie interviste della possibilità di realizzare un film o un musical dalla storia di Ned e Chuck. Nessuna notizia è più pervenuta in proposito.
Il cast
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Lee Pace
Ned
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Anna Friel
Charlotte 'Chuck' Charles
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Chi McBride
Emerson Cod
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Jim Dale
Narrator
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Ellen Greene
Vivian Charles
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Swoosie Kurtz
Lily Charles
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Bryan Fuller
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Kristin Chenoweth
Olive Snook
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Field Cate
Young Ned
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Samantha Hanratty
Young Chuck
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Guida agli episodi
Produzione e ricezione
Alla sua prima stagione Pushing Daisies fu nominata a 12 premi Emmy e se ne aggiudicò due. Un premio andò a Barry Sonnenfeld per la regia dell’episodio pilota, Pie-lette (Il ritorno di Chuck), mentre l’altro fu consegnato a James Dooley per le musiche dell’episodio Pigeon (Il Piccione). Lo stesso anno la serie fu nominata anche ai Golden Globes per gli attori protagonisti, Lee Pace e Anna Friel, e quale migliore serie comedy.
Nel 2009 la serie ricevette quattro premi Emmy. Kristin Chenoweth, che interpretava Olive Snook, vinse come migliore attrice non protagonista di una serie comedy, mentre altri tre riconoscimenti furono assegnati a vario titolo alla produzione.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione di Pushing Daisies è composta da 9 episodi di 42 minuti andati in onda negli USA dal 3 ottobre al 12 dicembre 2007 e trasmessi per la prima volta in Italia dal canale a pagamento Joy, dall’8 ottobre al 5 novembre 2008. In Italia gli episodi andarono in onda due alla volta, come spesso accadeva in passato quando le stagioni arrivavano già complete dopo mesi, se non anni, dalla prima statunitense.
Stagione 2
Come per la prima stagione, Fuller aveva immaginato un arco narrativo che si doveva estendere su circa 22 episodi, ma ne vennero prodotti solo 13. La seconda stagione di Pushing Daisies andò poi in onda negli Usa in due tempi. I primi 10 episodi furono trasmessi dal 1° ottobre al 12 dicembre 2008, dopo di che la ABC sospese la messa in onda a causa dei bassi ascolti e decise di cancellare la serie dai suoi palinsesti. I tre episodi rimanenti furono recuperati a partire dal 30 maggio dello stesso anno ed ebbero così la loro anteprima al di fuori degli Stati Uniti. Anche in Italia furono trasmessi prima: la serie andò infatti in onda, sempre su Joy, dal 25 febbraio all’8 aprile 2009.
Commenti (1) vedi tutti
Una serie adorabile ed intelligente, spontanea ed effervescente, capace di affrontare con delicata sensibilità temi scomodi, come la morte e l'abbandono, ben sintetizzata dalla legittima domanda di un personaggio minore: "Se potessi tenere vicino qualcuno che ami dopo la sua morte, non lo faresti?" Difficile non restarne ammaliati. Gioiellino.
commento di degoffro