Regia di Peter Hyams vedi scheda film
Super classico della fantascienza anni ottanta che si inserisce per valore antropologico nel filone di cult movies come "THX 1138" e "Blade Runner", inoltre osservando attentamente il design, la grafica sovraesposta, le strutture e i modellini è evidente che il contributo scenografico lo si deve ai formidabili artigiani che avevano creato l'universo di "Alien" prodotto come "Outland" da Alan Ladd che ebbe la buona intuizione di ambientare in quello stesso universo un western-fantascentifico, genere che non annovera grandi titoli al di fuori di "Outland".
E' opinione di molti che questo film si ispira chiaramente a "Mezzogiorno di fuoco" di Zinneman e può essere considerato un suo remake fantascientifico, tale affermazione è vera in parte perchè solo lo show down finale suona simile a quello script ma nella prima parte si svolge tutt'altra storia.
Sean Connery è affascinante e atletico, perfettamente a suo agio nel ruolo dello sceriffo stellare O'Neil che viene inviato in una remota stazione mineraria su un satellite di Giove in cui si verifica da alcuni mesi una strana moria tra gli operai che sembrano impazzire di punto in bianco fino al suicidio ad atmosfera zero, la descrizione della vita disumana e rischiosa nella miniera è davvero impressionante, in pochi altri film ho avuto modo di assistere ad un resoconto così realistico e futuristico di un insediamento terrestre in ambiente spaziale.
Alcune delle figure classiche del cinema di Hyams come il piano sequenza e il carrello a tutta birra nella scena dell'inseguimento
giovano alla scorrevolezza del film oltre a trasmettere la sesazione claustrofobica che si respira all'interno della stazione spaziale.
La prima parte è di carattere investigativo e descrittivo e fa da apripista allo scontro finale molto spettacolare in cui si rivela determinante non solo la tenacia di Connery ma anche il coraggio e l'onestà del dottore interpretato alla grande da Francis Sternhagen, ma fra gli attori oltre ad uno svogliato Peter Boyle non si può tralasciare la prova di Stephen Berkoff nei panni di un operaio fuori controllo.
Peter Hyams è stato eccezionale sotto tutti gli aspetti ed è per questo che "Atmosfera Zero" può essere considerato il suo film migliore insieme con "Capricorn 1", pecca in qualche scelta del cast ad esempio il figlio di O'Neil nella coversazione video è assolutamente inguardabile soprattutto se si considera il tono drammatico del dialogo, Peter Boyle non è la scelta migliore e doveva avere una risoluzione finale nella sfida con O'Neil.
Insieme con "L'uomo che volle farsi re" una delle sue prove più intense lontano dall'era Bond.
Forse il difetto più grande di questo film visto che la sua caratterizzazione è un pò troppo passiva.
Grande caratterista, ha dato vita ad un bel personaggio ed è riuscita ad esprimere ottimamente più che una simpatia nei confronti dello Sceriffo O'Neil.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta