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I diavoli n. 2 - Aristocrazia immorale

Regia di Andrew Sinclair vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su I diavoli n. 2 - Aristocrazia immorale

di John_Nada1975
4 stelle

Eccellente interpretazione di Oliver Reed nel ruolo di Tom, un ceruleo maggiordomo ambiguo e manipolatore, scontato dirlo, bogardiano, che molto deve a "Il Servo" di Losey, ma Andrew Sinclair non è Losey, seppure dotato di buona cultura come ha dimostrato nelle sue poliedriche altre attività, più che nelle sue poche regie.

Il film ci offre più che altro un parterre notevolissimo di strafiche del cinema britannico anni '70, tra cui una Fiona Lewis nuda dal seno imperiale e pelo a vista, moglie dell'imbelle, ameba umana Lord Gregory(Derek Jacoby), e una Meg Wynn Owen sua amante in trasferta nel maniero quando la consorte-cantante è in tournée, che zoccoleggia di gran classe; Anna Gael invece non si spoglia come era solita fare in diversi altri film dei primi settanta, e nel ruolo della governante Beate appena giunta al castello per accudire i figli dei due nobili sempre inadeguati e assenti, è anche l'unico e impotente, personaggio positivo e osservatore della intera scabrosa vicenda.

La versione italiana che venne distribuita nei cinema come "Aristocrazia Immorale", e poi dai distributori del primo periodo videoarcheologico del Beta e delle vhs con il titolo che non c'entra niente se non per la presenza di Oliver Reed, "I Diavoli N°2", ha l'inserto softcore-perché si ferma più che altro a preliminari e spintissimi strusciamenti nudi lesbo-,a tre e a quattro preso forse da un hard core di tipo più elegante, del Radley Metzger del periodo.

Molti dialoghi un pò barbosi tra ricchissimi aristocratici con tanto di parco safari pieno di leoni e giraffe, zebre, tigri ecc.(realmente esistente, come l'immenso castello-tenuta), visitato dai turisti al week-end, che non devono fare un cazzo di niente per tutta la vita per vivere, e che quindi nel crogiolo dell'ozio sono dediti ad ogni sorta di perversione sessuale.

Inetti senza spina dorsale in tutto neanche buoni allevare i propri figli, quindi forse manipolati  grazie pure alle droghe e alla suggestione di riti satanici e messe nere utili soprattutto a scoparsi tutte le mignotte "alto-chic" dal sangue blu("Blue Blood" è infatti il titolo originale), dall'opportunista, amorale e criminale(il suo discorso sulla proprietà vera di chi usufruisce e fa andare avanti davvero le cose, alla Lewis, è però di gran pregio oltre ad essere risolto bene da Sinclair, con una inquadratura fissa dal basso coprendo la bocca di Reed che parla con una teiera d'argento che egli sta lucidando, e così puntando tutto sui suoi occhi, e la voce in italiano benissimo doppiata da Glauco Onorato), maggiordomo Reed.

sopravvalutata la colonna sonora classicheggiante.

 

John Nada

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