Regia di Arthur Penn vedi scheda film
Iniziazione, complicità, avventura: le categorie che solitamente, per una giovane coppia, si applicano alla sfera dei sentimenti, per Bonnie Parker e Clyde Barrow si riferiscono invece al crimine: è quella la nuova esperienza condivisa dentro la quale crescere insieme, sostenendosi a vicenda. Gli elementi adolescenziali del brivido, del sogno e della ribellione si realizzano per loro nella progettazione e nell'esecuzione del colpo, nella fuga e nella sfida con la polizia; a guidarli non è un atteggiamento gratuitamente spavaldo, bensì la morale, visionaria ed immatura, del "noi soli contro un mondo ingiusto". La scelta degli obiettivi da colpire segue l'estemporanea ispirazione di una poesia cavalleresca, che contempla la violenza come necessità, e senza mai farsene un vanto. La luce solare infuocata, che riempie l'obiettivo della macchina da presa, esprime lo sfolgorio della bellezza della gioventù, ma anche la passione degli anni verdi che brucia in fretta, e non di rado con esiti fatali: partire in quarta verso una vita diversa e clandestina significa forzare i limiti, divini o umani, tra il bene e il male, in mezzo ai quali tutte le strade sono labirinti senza uscita. Lo spirito che anima Bonnie e Clyde sembra un ingenuo ed anacronistico tributo alle leggende western, all'idea secondo cui la vita è un'eterna lotta tra buoni e cattivi, in cui chi ha ragione non potrà mai perdere.
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