Regia di Arthur Penn vedi scheda film
Uno dei caposaldi del genere, ancora oggi in grado di mostrare tutta la sua forza innovativa e di non sfigurare davanti a pellicole più recenti di analogo ambito (d'altro canto fu esempio e fonte di ispirazione per più di un regista della successiva generazione)
Uno dei caposaldi dei film del genere (e fonte di ispirazione per più di un regista della successiva generazione) "Gangster story" è un variegato racconto che, prendendo spunto dalla storia della coppia di fuorilegge Bonnie e Clyde, riesce a passare con sorprendente facilità dal registro drammatico a quello scanzonato in più di un'occasione, ed a fornire una caratterizzazione dei personaggi piena di umana verosimiglianza, a contrasto evidente della drammaticità di quanto le loro gesta si portano appresso. Il tutto condito da uno stile originale ed eclettico (almeno per il periodo) dove la frammentarietà del racconto non fa perdere nè pathos nè forza espressiva. Così, quando si giunge all'inevitabile epilogo, ciò che resta non è tanto la prevedibile genesi di un amore destinato a scontrarsi con la dura realtà dei fatti, quanto un grande, corale affresco di un'America figlia della Grande Depressione,dove ai fuorilegge più di uno dei tanti disperati, resi poveri dalla crisi, strizzava l'occhio in una sorta di desiderio di rivalsa dalle tante avversità a cui si era andati incontro con la fine del sogno americano,pia illusione di benessere e ricchezza per tutti.
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