Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Sono piene di polvere le strade de "Il cammino della speranza": quelle del paese che si sono lasciati alle spalle alcuni emigranti nella Sicilia del secondo dopoguerra, ma anche quelle che trovano nel loro peregrinare verso l'agognata meta, la Francia dove dovrebbe condurli un contrabbandiere di uomini senza scrupoli. Un'odissea fatta di soldi fregati, di fogli di via, di ostilità incontrata lungo il cammino (inizialmente il film di Germi avrebbe dovuto chiamarsi "Terroni", ma la potente censura di allora preferi' far scegliere un titolo meno impattante, cosi' come costrinse al taglio di alcune scene particolarmente critiche verso la polizia). Un cammino che vive una sua eterna attualità, pensando alle rotte degli odierni migranti, e che il film di Germi pur con qualche macchiettismo di troppo riesce a restituire bene in tutta la sua tragicità, in un lucido ritratto di come non ci si fermi davanti a nulla quando dietro di sè si lasciano solo debiti e polvere.
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