Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Agosto 1944: nella Toscana (quasi) liberata un ex pugile corpacciuto, soprannominato Dieci per i numerosi conteggi subiti in carriera, mette in piedi una scalcinata compagnia di girovaghi per inscenare incontri di boxe nelle piazze dei paesi e raggranellare qualcosa da mettere sotto i denti. Monicelli gioca in casa, ossia replica la formula vincente di L’armata Brancaleone (e non dimentichiamo che Villaggio era presente nel sequel Brancaleone alle crociate): un’odissea di poveri diavoli raccontata in toni comici e grotteschi, ma lasciando intravedere qua e là il dramma della guerra (l’ex ausiliaria fascista rapata a zero, la fidanzata rimasta incinta di un altro, il soldato nero che finirà ucciso a Tombolo). Nulla di nuovo, i meccanismi sono ormai risaputi; ma qualche risata riesce ancora a strapparla, e rende accettabile persino la voce narrante di Ceccherini.
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