Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Firenze e dintorni, a un passo dalla fine della II Guerra Mondiale, gli Alleati sono da poco giunti ,e la gente si arrangia come può: al signor "Dieci" e la sua scalcagnata banda di pugilatori dilettanti riesce di sbarcare il lunario improvvisando tornei alla buona di boxe girando per paesi, riuscendo ogni tanto ad accaparrarsi qualche gallina e un piatto di minestra. Monicelli gira un film "fuori tempo", nel senso che venti o trent'anni prima avrebbe realizzato una pellicola più incisiva, o che si portasse ancora dentro i segni di quell'epoca infausta rivoltandoli, come si fa con i vecchi cappotti, per trovarne l'aspetto comico. Certo, ci sono dei momenti di "Cari fottutissimi amici" francamente divertenti, ma il film è troppo tirato per le lunghe per risultare tra i classici del Maestro toscano, Villaggio , in un personaggio fuori dai suoi schemi è in parte, difetta invece qualcuno tra i comprimari, e addirittura qualcuno spara anche poche battute ma recita decisamente male.
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