Regia di Castellano & Pipolo vedi scheda film
Uno degli ultimi film di Castellano & Pipolo, coloro che il Morandini denominò 'la coppia carbone' per la scarsa fantasia e l'estenuante riproposizione dei medesimi luoghi comuni in sceneggiatura e regia. Boldi è chiamato a reggere il peso dell'intera pellicola sulle sue non fragili, ma comunque neppure sufficienti, spalle: ragionevolmente non riesce a cavrsela, lasciato solo per cento minuti con soltanto due donne di contorno (pressochè indifferente l'apporto di Valeria D'Obici, la fidanzata Pucci, mentre la Grimaldi lascia il segno esclusivamente per la spavalda carica erotica con cui viene disegnata). Pioggia di banalità e sciocchezzuole che ci riportano ai tristi anni '80 in cui il film venne pensato e diretto: la Milano da bere, la pubblicità e la moda padrone del mondo, la mitologia machista e via dicendo. Imbarazzante la canzoncina finale, tema del film, cantata da Boldi sui titoli di coda. 2/10.
Stressato impiegato di un'azienda pubblicitaria scova nel ghiaccio, durante una vacanza sulle nevi, una donna preistorica ibernata. Nessuno vuole credergli, mentre la bella troglodita fa in modo che sia sempre e solo lui a vederla: finisce anche internato, ma riesce a fuggire ed a riprendere la sua vita normale. Nella quale però ricompare la donna delle caverne...
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