Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Chicago, anni '20. Un cronista, prossimo a sposarsi e ritirarsi dal mestiere, viene spedito a forza a seguire l'esecuzione di un condannato a morte. Il problema vero però deve ancora venire: il condannato scappa e il giornalista scopre i retroscena politici della sua condanna.
Questa è una commedia puramente à la Wilder: gran ritmo, battute fulminanti e sagaci, due interpreti affiatati e di alto livello come Jack Lemmon e Walter Matthau, pesonaggi laterali ben definiti e acrobazie spettacolari in sceneggiatura, con un finale sopra le righe. Sempre impressionante inoltre la verve comica, gestita con maestria da regista e attori, di modo da alternare le scene mantenendo costantemente a buon livello l’azione e le battute (ritmo e comicità: gli ingredienti di base del cinema ‘leggero’ di Billy Wilder). La storia, nella sua semplicità, è precisa e narrata con gusto: il risultato è un film decisamente piacevole, cento minuti tondi di divertimento senza impegno, ma anche senza superficialità o banalità, sia pure con qualche volgarità qua e là (segno dei tempi che cambiano sul grande schermo: ma a Wilder non dispiacque, nel segno di un maggiore verismo, vedere i suoi divi alle prese con qualche parolaccia). In scena compaiono anche Susan Sarandon, Vincent Gardenia, Carol Burnett e Austin Pendleton; il copione è (naturalmente) scritto dal regista insieme a I. A. L. Diamond, partendo da una commedia di Ben Hecht e Charles McArthur. Prima pagina è il terzultimo lavoro diretto da Wilder, ma nondimeno uno dei suoi meglio riusciti. 7/10.
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