Regia di James Cameron vedi scheda film
In un bel resort affacciato su una baia apparentemente incontaminata, alcuni bagnanti e abitanti locali spariscono misteriosamente, al punto che una tenace giovane donna, che lavora nella struttura e vi alloggia assieme al figlio adolescente, dopo essersi separata dal marito, capo della locale polizia, inizia ad indagare su quei misteriosi episodi.
Facendo amicizia con un avvenente uomo apparentemente presente in loco come turista, ma rivelatosi poi un giornalista scientifico assai informato sui fatti, la donna scopre che, poco distante, un esperimento proteso ad effettuare delle mutazioni genetiche ai già aggressivi pesci piraha, le cui cavie vengono dotate anche di ali, in modo da poterli rendere utilizzabili per scopi tattici e militari in ogni tipo di ambiente, in modo da essere utilizzati come vere e proprie armi di sterminio.
Con l'aiuto del marito, la bella e coraggiosa Anne tenterà di salvare il salvabile, e di mettere al sicuro anche il figlio, avventuratosi in barca proprio nel momento più critico assieme alla sua fidanzatina.
Prodotto dal mitico re della serie B e dello “scopiazzo” dai cult, Ovidio G. Assonitis, già astuto stratega di business al ricalco, ovvero artefice, sia come produttore che come regista, di film di genere fortunati (Chi sei?, Tentacoli, Stridulum, Laure), girati con pochi mezzi sfruttando originali spesso americani a largo budget e di gran successo, Piranha Paura consente l'esordio in regia di colui che, al contrario di come è nato, diventerà il regista di serie A per eccellenza, ovvero il mega artefice di colossal e re degli incassi come James Cameron, che, dopo questo suo esordio, passerà già all'attenzione degli studios, sfondando col botto col suo successivo, travolgente, epico ed indimenticabile Terminator, a soli due anni di distanza da questo “filmaccio”.
Un esordio nella più profonda serie B che lo catapulta in breve tempo al top della serie A.
Che comunque gode di una storia che, per quanto risaputa e priva di vere e proprie sorprese, si rivela foriera di un certo interesse, di una dosata suspence in grado di tener desta l'attenzione di uno spettatore che, avendolo scelto senz'altro conscio di ciò a cui poteva andare incontro, non dovrebbe rimanere deluso, anche grazie ad un utilizzo di effetti speciali dosato senza eccessi, e con risultati piuttosto validi, tenuto conto del periodo di riferimento.
La tenace e graziosa Anne è interpretata da Tricia O'Neil, mentre il marito poliziotto ha il volto “di cuoio” del mitico Lance Heriksen.
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