Regia di Tod Browning vedi scheda film
Vero e proprio film “maledetto”, “Freaks” di Tod Browning fu accolto con estrema freddezza e ostilità dalla critica e dal pubblico alla sua uscita e riscoperto e rivalutato solo a partire dagli anni Sessanta. Ancora oggi risulta un pugno nello stomaco perché obbliga lo spettatore “normale” a confrontarsi con autentici esseri deformi, apparentemente mostruosi, di cui viene rivelata la dignità morale e la sostanziale onestà a confronto con la trapezista e il suo amante che risultano essere i veri mostri in questa storia. Realizzato secondo le convenzioni del genere horror, soprattutto nella cupa scena della vendetta dei freaks sulla coppia che voleva avvelenare il nano Hans, è un film perturbante che non risulta mai gratuito o effettistico e conserva un’indubbia efficacia nella rappresentazione cinematografica della diversità, in questo risultando molto in anticipo sui tempi. Tod Browning trova proprio qui la sua opera più compiuta ed è un peccato che il film abbia subito molti tagli, circa mezz’ora di scene eliminate e definitivamente perdute. Diversi membri del cast, fra cui i nani Harry Earles e Daisy Earles, erano già apparsi in precedenti film di Browning con Lon Chaney. Memorabile la scena del banchetto nuziale, con il ritornello ossessivo "Gooble gobble, Uno di noi" che finisce in modo tristissimo con la trapezista Olga Baclanova che insulta il marito nano e tutta la compagnia dei freaks. Pur condotto da uno sguardo registico che rifiuta in maniera risoluta qualsiasi morbosità, "Freaks" è finito nel novero delle opere controverse, problematiche, "malate", ma rivisto oggi risulta sicuramente moderno nelle attitudini e nella scrittura.
voto 9/10
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