Regia di Tod Browning vedi scheda film
Assoldato dalla casa di produzione MGM per eguagliare il successo della concorrenza con Frankestein nel genere horror, il regista Tod Browning realizza un capolavoro assoluto della storia del cinema. Ma Freaks non è un semplice film horror, se le convenzioni narrative permettono ormai (siamo nel 1932) di stimolare la sensibilità dello spettatore che ha assimilato concetti astratti o di manipolazione dell'immagine, Browning apre uno squarcio come fa con il titolo di testa, sull'orrore dello sguardo attraverso il cinema. Prende spunto dal suo passato, vissuto per qualche tempo in un circo, e rappresenta un'umanità deforme e mutilata, offerta come carne da spettacolo e fenomeno da baraccone da esseri umani dall'apparenza normale ma interiormente mostruosi e crudeli. Dunque il regista confronta le orribili e disturbanti creature alle prese con pulsioni e sentimenti, con la malvagità e la cattiveria di chi sfutta la loro miserabile condizione. Il nano del circo Hans, s'invaghisce della bella trapezista Cleopatra che lo illude solo per interesse. Quando emerge tutta la crudeltà della donna, i freaks( i compagni deformi del nano) architettano una forma di vendetta.Il film si rivela pellicola di straordinaria profondità e di analisi critica della realtà, anche quella a cui il mondo andrà incontro nella sua storia a venire. Freaks pone domande dai forti contenuti densi di significato: la diversità, il bene, il male, la felicità, l'ingiustizia, possono trovare una spiegazione nel comportamento dell'uomo? In fondo saranno i freaks, i mostri, a dimostrare qualcosa di meglio, a credere nella solidarietà, nell'uguaglianza, ma anche ad essere crudeli tanto quanto chi li minaccia. Immagini e riprese danno un buon ritmo con angolazioni moderne per quei tempi, la sequenza durante il temporale con la carovana del circo in viaggio è affascinante e di una bellezza grafica indimenticabile. Browning, che pagherà con la stroncatura della carriera l'aver girato un film simile, concede tuttavia uno spiraglio, perchè la rivolta dei deformi viene supportata da due personaggi fisicamente normo dotati ( e già un termine simile misura l'orrore odierno..), la ballerina Venus e il clown Phroso, che oggi avremmo difficoltà a collocare in un quadro umano ancora più deteriorato. La divisione dell'umanità secondo il regista è piuttosto marcata ma noi non ci sentiamo mostri deformi
( benchè nel film si simpatizzi per loro) e tantomeno esseri umani animati da bassi istinti. Siamo collocabili in quel processo di degenerazine dello sguardo che Browning compone all'inizio del film, siamo il pubblico meravigliato e atterrito dall'anormalità che vogliamo tenere a distanza di sicurezza. Oggi, armati dell'inconscio collettivo e di razionali processi di apprendimento sfidiamo l'orrore per la diversità, con espedienti tecnologici si riproducono e si ripetono finti rituali di cronaca, c'è chi fotografa scenari dell'orrore quotidiano, chi si reca in luoghi di tragedia per farsene un ricordo: tutta apparenza, nulla sfugge all'orrore che abbiamo dentro e Freaks lo distribuisce equamente un pò a tutti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta