Regia di Tod Browning vedi scheda film
"Essi hanno elaborato un tacito codice di comportamento per proteggersi dalla crudeltà delle persone normali. Le regole di questo codice sono rigorosamente osservate, tanto che il male subito da uno di essi, è un male subito da tutti."
Questo recita una parte del breve prologo introduttivo al film; dunque, non un horror ma un film sull'etica, su una morale "diversa", quella dei freaks, gli scherzi di natura che ai tempi costituivano la principale attrazione degli spettacoli circensi. Proprio all'interno di un circo, l'ingenuo nano Hans s'innamora di una bella e "normale" trapezista, che lo prende in giro per poi ingannarlo insieme al suo amante, in modo da appropriarsi di tutti i soldi di Hans. Quando le angherie della bella Cleopatra e dell'amante Ercole si fanno davvero troppo pesanti, culminando nella scena (magnifica, pur nella sua tristezza e nel suo effetto straniante) del pranzo di matrimonio, ecco che i freaks mettono in pratica ciò che è stabilito dal codice etico citato...
Freaks di Tod Browning è un film tremendamente affascinante, già a partire dal fatto di schierare nel cast veri freaks, fra cui è doveroso ricordare: i nani, le gemelle siamesi, Prince Randian (il lombrico umano, un poveraccio completamente privo di arti ma capace di accendersi da solo una sigaretta), Johnny Eck (privo del corpo dalla gabbia toracica in giù) e Schlitze, microcefalo vissuto fino all'età di 80 anni. Essi sono la colonna portante horror del film, con la differenza, rispetto agli horror normali, che loro sono veri e quindi ancora più spaventosi; ma fermarsi all'apparenza sarebbe un errore: la diversità non va di pari passo con la deformità fisica, tant'è che i veri mostri del film sono Cleopatra e Ercole, "normali" esteriormente ma deformi dentro.
Purtroppo deturpato anche il film stesso, che ha subito una quarantina di minuti di tagli, in particolare nelle irreperibili scene finali, e una censura lunga parecchi anni, grazie anche allo straordinario contributo allo sviluppo artistico da parte della censura nazifascista (ma non solo quella), Freaks mantiene comunque intatta tutta la sua capacità di sconvolgere e commuovere. Capolavoro (maledetto).
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