Regia di Derek Jarman vedi scheda film
Il testamento cinematografico di Derek Jarman è questo “Blue”, opera che si svolge visivamente solo con uno schermo di colore blu (precisamente l’International Klein Blue) e che, tra voci narranti e la suggestiva colonna sonora di Simon Fisher Turner, vede riflessioni sull’AIDS, la malattia che colpì il regista, la vita e la morte. Un’opera sperimentale molto particolare e azzardata, che Jarman narra per portarci quasi direttamente nella sua condizione che lo aveva ormai quasi costretto alla cecità, portando lo spettatore a soffermarsi unicamente al suo sublime e poetico flusso di coscienza. Un film importante e in un certo senso rivoluzionario sia per il cinema in generale, dato che mai nessuno aveva impostato tale tecnica visiva e narrativa, sia per l’autore stesso, che aveva sempre dato molta importanza all’aspetto scenografico (ricordo Caravaggio).
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