Regia di Manoel de Oliveira vedi scheda film
Non è un brutto film: è soltanto statico (per lo più inquadrature fisse), lento, prolisso (verboso, accompagnato da un infinito flusso narrativo della voce esterna), interminabile (poco più di tre ore di durata); quanto basterebbe insomma per stordire un cavallo in piena forma. Ma anche su un essere umano medio gli effetti possono essere deleteri. De Oliveira riadatta Falubert (Madame Bovary è del resto citata a più riprese, esplicitamente) ed è innegabile che lo faccia con mano esperta di romanziere e di regista; purtroppo però il risultato è un inequivocabile mattone, durissimo a digerirsi.
Emma vive nella ampia valle del Douro (Portogallo) ed è sposata ad un medico, ma insoddisfatta del proprio matrimonio: reagisce sfogandosi con una serie di amanti. La sua inquietudine però rimane e la tragedia non mancherà di arrivare.
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