Regia di Andrew Davis vedi scheda film
Magistrale thriller action degli anni Novanta
Non è un capolavoro ma chi l'ha detto che tutti i film devono essere capolavori? Questo è Grande Cinema e tanto basta. Quel Grande Cinema orgogliosamente chiuso nel genere, affidato alle interpretazioni di due star perfettamente calate nel ruolo, sorretto da un montaggio chirurgico che distilla, con sapienza tangibilmente analogica, meticolose sequenze action che danno linfa vitale allo splendido intreccio thriller reso indimenticabile dalle luci del grande Michael Chapman (sodale di Martin Scorsese) che, come ogni grande direttore della fotografia sa e fa, non si mette a giocare con tutta la tavolozza dei colori per dare un'inutile patina arthouse ma, al contrario, riesce, con i soli grigi, a restituire magistralmente un'atmosfera di tensione costante e di corsa contro il tempo. Questo è Grande Cinema che un tempo si dava ingiustamente per scontato (come se la sequenza del treno fosse robetta che si vedeva ogni giorno) e che, oggi, in un'epoca in cui tutti si sentono autori già al 2° film, manca terribilmente.
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