Renzo è operaio e Luciana impiegata. Si amano, si sposano, vanno a vivere assieme, ma fanno turni diversi e quindi non si vedono mai. Il soggetto è di Zavattini e la sceneggiatura, tra gli altri, di Calvino; ma il film non merita nessuno dei due.
Episodio del collettivo Boccaccio ’70, antologia che può essere considerata anche non nella sua interezza per la mancanza di un reale trait d’union (il sesso? deboluccio), Renzo e Luciana fa parte del filone “sociale” e meno commerciale di Monicelli ed è il meno addentro alle logiche concettuali dello zibaldone. Non è un caso che sia stato inserito in… leggi tutto
La commedia popolare di Monicelli, ma non al suo meglio. Un soggetto vicino a Boccaccio poteva rinvigorire lo spirito cinico e disilluso dell'interprete più malinconico della commedia all'italiana, e invece questo episodio conclusivo si rivela purtroppo il più debole del tetraedro. Davanti ad autori di questo calibro Monicelli non sfigura, ma perde punti. La scrittura è molto semplice (e la… leggi tutto
Episodio del collettivo Boccaccio ’70, antologia che può essere considerata anche non nella sua interezza per la mancanza di un reale trait d’union (il sesso? deboluccio), Renzo e Luciana fa parte del filone “sociale” e meno commerciale di Monicelli ed è il meno addentro alle logiche concettuali dello zibaldone. Non è un caso che sia stato inserito in…
Povera e miracolata tanto tempo fa, poi operaia, oggi soprattutto grassa, borghese e annoiata (ma non solo e non sempre...). La cosiddetta "capitale morale" - come tante altre città del mondo - si specchia nel cinema…
Molto buono, a mio parere, anche l'episodio di "Boccaccio '70" diretto da Monicelli, "Renzo e Luciana", il cui realismo fa adeguatamente da pendant al segmento di Fellini, "Le tentazioni del dottor Antonio". Naturalmente non è un Monicelli che vuol far ridere, anzi, il regista viareggino mostra un'altra delle sue molte facce, tutte apprezzabili.
La commedia popolare di Monicelli, ma non al suo meglio. Un soggetto vicino a Boccaccio poteva rinvigorire lo spirito cinico e disilluso dell'interprete più malinconico della commedia all'italiana, e invece questo episodio conclusivo si rivela purtroppo il più debole del tetraedro. Davanti ad autori di questo calibro Monicelli non sfigura, ma perde punti. La scrittura è molto semplice (e la…
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