Regia di Michael Ritchie vedi scheda film
Effettivamente non c'è trama, e il film è di una piattezza soporifera. Fortunatamente sia Redford che il mio mostro sacro Gene Hackman sono all'altezza dei loro nomi. Redford è tenace e spavaldo, troppo affascinante. Hackman è un pezzo da 90, sospeso tra la durezza che il suo ruolo nel team gli impone, quello dell'allenatore, e tra la voglia irrefrenabile di lasciarsi andare e fidarsi di Redford.
Le sequenze sono molto buone, e nell'asetticità del film, in cui manca la solita ariosa retorica sportiva, si può anche azzardare ad un gioco sperimentale, che purtroppo non porta a casa nulla di buono, se non il coraggio.
Ottima fotografia e ottima colonna sonora (praticamente solo tre canzoni...sono i suoni reali quelli che fanno da cornice).
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