Regia di Vittorio De Sica, Federico Fellini, Luchino Visconti, Mario Monicelli vedi scheda film
Il sesso nel 1962, visto da quattro dei principali registi italiani di quegli anni (e non solo): quattro episodi a sfondo di commedia (tranne quello di Visconti, comunque ironico a suo modo), nessuna volgarità e tanta voglia di sdrammatizzare portando sullo schermo un argomento certo popolare, ma finora totalmente tabù. Ovviamente ogni regista mostra la propria indole: Monicelli traccia un quadretto sociale tutto italiano, Fellini divaga con le sua visionarietà, Visconti raffinato ed elegante nella forma e nei contenuti, De Sica popolare e sguaiato con la Loren protagonista azzeccata. Un bel lavoro, magari un po' eccessivo come lunghezza (la versione integrale arriva oltre le tre ore).
Quattro episodi con tema comune il sesso. Monicelli: coppia povera, lui operaio e lei impiegata nella stessa ditta, è costretta a nascondere il matrimonio perchè il capo di lei le fa delle avances; quando escono allo scoperto sono licenziati e trovano lavori con turni differenti, dimodochè non riescono più a vedersi. Fellini: un moralista contro un cartellone pubblicitario del latte, che raffigura una donna troppo prosperosa; il bacchettone finisce travolto dai sensi nel delirio più totale. Visconti: coppia aristocratica, lei viene costretta a trovarsi un lavoro: chiede a lui un rimborso per le prestazioni sessuali servite finora. De Sica: la piacente ragazza delle giostre del luna park si concede per una notte al vincitore di una lotteria; questi sarà però un tale poveretto da convincerla a restituirgli tutti i soldi pur di mandarlo via.
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