Regia di Alessandro Santini vedi scheda film
Western nel solco del c.d. revisionismo indiano che vanta una discreta fotografia e una gustosissima sequenza, in stile z-movie molto Snakes on Plane per quanto è eccessiva, in cui un manipolo di soldati finisce preda di serpenti di ogni specie e gusto (li vediamo attorcigliarsi in gruppo attorno al collo dei soldati, oppure sugli stinchi dei cavalli in una serie di cadute di uomini e cavalli attinti dai morsi letali) che popolano un valle che sembra più un rettilario che altro. Al di là di questi aspetti e di una regia tutto sommato meno peggio di altre (per la scelta delle inquadrature, non certo per ritmo e direzione attori), il film è completamente da buttare. Strutturato attorno a una sceneggiatura nulla, con un soggetto giocato sulla retorica, procede senza capo né coda in vista di un epilogo tragico senza sviluppi e senza una vera e propria trama. Interpretazioni mediocre. Nando Scarciofolo, pur sfoggiando un bel fisico da culturista e rivelarsi abile nelle scene d'azione (le prove iniziatiche di combattimento sono ben girate e interpretate), è visivamente ridicolo come indiano con i suoi lunghi capelli e treccine a farne un navajo de Roma. Stefania Nelli è la non esilarante coprotagonista, belle cosce e poc'altro, il resto è addirittura peggiore, con dei momenti trash tremendi come un soldato che urla e inveisce ubriaco per poi dire: "lasciatemi pisciare".
Bruttissimo l'insulso e forzato epilogo (ma anche il prologo iper diluito non è a di meno), tra i più deludenti dell'intero genere, col capo indiano che pensa bene di fare harakiri. Assurdo il montaggio, pieno zeppo di errori e con scene imbarazzanti buttate là senza senso (si veda il trombettista yankee che vaga da solo nel deserto, rivolgendosi a un esercito fantasma). Assolutamente da evitare.
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