Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Un ragazzo di provincia sbarca a Roma con il miraggio di diventare un giornalista per “Il Messaggero”, trova lavoro come meccanico, ha un idillio agrodolce con una prostituta d’alto bordo, ma non sa adattarsi al ruolo del pappone e vorrebbe fare fortuna grazie alle sue sole forze; alla fine ci riesce, ma a prezzo di una rinuncia importante. Commedia malinconica che poteva osare qualcosa di più: stringi stringi, è la solita storia della donna perduta che si sacrifica per amore del suo uomo, tirandosi da parte quando si fa avanti una ragazza adatta a lui. Un film tutto sommato simpatico; ma troppo ingenuo, troppo grezzo, troppo implausibile (si veda l’assurdo sottofinale con frati contrabbandieri e rapinatori dalla guida spericolata). Gianni Morandi ha la faccia giusta per il personaggio, ma poco altro.
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