Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Chi tenta di saliere scalini e chi li scende a precipizio; Morandi tentava di uscire il più presto possibile dai musicarelli ed avventurarsi lentamente al lavoro di attore, cosa abbastanza improbabile, anche con tutta la volontà che Germi gli aveva dedicato; Salce precipitava sempre più nello sprofondo di un cinema che ormai lo aveva spogliato di ogni determinazione qualitativa; la Buccella tentava ogni carta a disposizione, con il protettorato di Vittorio Cecchi Gori, figlio del produttore, ma fare l'attrice, malgrado tutte le carte messe a disposizione, non era proprio il suo mestiere. Il film è poca roba, e non è poi tutta colpa degli attori messi in campo in parti improbabili è proprio l'operazione che a di poco mendichevole. Sceneggiatori di accanto completano tutta l'operazione.
Una storia che non sta in piedi neanche a raccotarla figuriamoci a vederla.
Sermpre più in basso, con molta indifferenza e faccia tosca
Aspirante giornalista, quasi come con Germi, ma qui siamo a diversi gradini più in basso.
Anche doppiata risutla inguardabile, come attrice, come corpo un po' meglio, ma oggi è abbastanza sorpassata, sembra l'ava delle Marini e della dimenticata e dimenticabile (se la ricorda nessuno??) Dellera.
Cantantuccio di qualche canzonetta, passato ai film pecorecci
Caratterista anche bravo, ma qui in un film da dimenticare
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