Regia di Peter Godfrey vedi scheda film
Non un grande film, ma certamente un melodramma ben condotto, con dignità e sobrietà, da un regista sconosciuto ma che sa il fatto suo. Niente guizzi, ma un film scorrevole che si segue volentieri; del resto siamo negli anni d'oro del cinema. La trama, per la verità, è piuttosto intricata e si deve seguirla con attenzione, caso del resto frequente quando una pellicola è tratta da un romanzo. I bravi attori sono forse l'elemento migliore del film, a cominciare a una bella Eleanor Parker in due ruoli, e da un perfido e gelido Sydney Greenstreet. La vicenda è incentrata su un argomento mai esausto e mai privo di spunti, cioè sulla tremenda lotta per una cospicua eredità, la quale suscita in un certo tipo di individui una cupidigia che è disposta a tutto pur di ottenere l'oggetto della loro brama. Il lieto fine è certamente credibile di per sé, perché anche nella realtà, passata la tempesta, il sole torna a splendere. Tuttavia si poteva mostrare qualche strascico negativo di quella storia di cupidigia e di morte e qualche cicatrice che essa necessariamente doveva lasciare. Film promosso, comunque.
Molto bella, come sempre quando l'autore è Max Steiner.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta