Regia di Sergio Cabrera vedi scheda film
Miracolo a Bogotà. Emulo di Zavattini, il colombiano Sergio Cabrera sogna che i poveri vincano i ricchi. Quest'illusione si intitola La strategia della lumaca, film girato in economia che racconta la resistenza al padrone di casa da parte di inquilini sfrattati. La lentezza delle procedure consente loro di traslocare masserizie e smantellare infissi nottetempo. Li guidano un quasi avvocato e un vecchio anarcosindacalista reduce dalla guerra di Spagna. Fra una proroga dei termini e l'altra, come le lumanche gli inquilini si portano via la loro casa fin su una collina, in un terreno acquistato ma non ancora pagato. Simpaticamente dilettantesco, un po' troppo lento, La strategia della lumaca fa critica sociale senza comiziare. Cabrera evoca Luis Berlanga e il suo cinema spagnolo degli anni Cinquanta, in cui il socialismo è nazionale, comunitario, non marxista. L'unico comunista mostrato da Cabrera parla, parla, parla: di "avventurismo", "individualismo borghese", "masse" e "democrazia". E non conclude nulla.
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