Regia di Andrew Birkin vedi scheda film
Quattro fratelli perdono nel giro di poco tempo entrambi i genitori.Quando muore la madre,nel letto di casa,decidono di non dire niente a nessuno e di tenerla conservata in casa. Il Giardino di cemento è un film straziante tanto ti fa sentire addosso tutta la voglia di non voler crescere, di non voler iniziare ad assumersi le proprie responsabilita'. Sono chiaramente i due adulti a menare le danze, a voler perpetuare un andamento lento della vita all'insegna di un anarchismo che somiglia a una sorta di nichilismo assai impuro. Birkin ci porta in non luoghi in cui l'erbaccia che cresce inesorabile, i cumuli di calcinacci in ogni dove e lo sporco d'unto disseminato per la casa, sembrano la metafora dei lughi del corpo martoriati dalle solitudini interiori. E' una danza macabra questo bel film di Andrew Birkin dove i sogni imperfetti dei due fratelli piu' piccoli, sono ribaltati dalle anime in pene dei due adulti. Si mette in scena la putrefazione di un mondo. Come i cadaveri in cantina.
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