Regia di Richard Franklin vedi scheda film
« E' 22 anni dopo, e Norman Bates è finalmente a casa. »
« Norman Bates è tornato. Tornare a casa è stato un grosso sbaglio! »
« Proprio quando si pensava che fosse sicuro di tornare a fare la doccia! »
« E' 22 anni dopo e Norman Bates sta tornando a casa. »
« Il Bates Motel è tornato in attività! »
Frasi di lancio originali del film
"Psycho" è notoriamente stato uno dei migliori film di Alfred Hitchcock ed è giustamente considerato uno dei massimi capolavoro non solo del genere propriamente detto "psycho-thriller" che proprio lui forgiò e determinò, ma un capolavoro assoluto del cinema tutto, e certo non solo per gli anni sessanta. Nel corso degli anni, soprattutto fra la fine dei settanta, i primi ottanta, e decisivamente dopo la morte diSir Alfred (29/4/1980), si parlava di realizzare un -impossibile- sequel della Magnus Opera del Maestro. Quando "Psycho II" venne annunciato e poi globalmente distribuito, si trattò di un vero avvenimento per la stagione cinematografica dell'anno 1983. Lo vidi allora per la prima volta, in sala, e l'attesa o anche solo la curiosità per il tanto annunciato progetto, seppur nello scetticismo generale, se non aperta ostilità dei molti alla sua realizzazione, era tanta, enorme. Da allora ne vennero realizzati altri due, e per la verità e fortunatamente, senza neanche troppi punti bassi.
"Psycho II" mi colpì molto fin dalla prima visione per diversi elementi interessanti che lo compongono. A dir la verità, "Psycho III", diretto nel 1986 dallo stessoAnthony Perkins il quale riuscì a farsi affidare dalla Universal la regia, dopo l'ottimo riscontro di pubblico del II, è il migliore dei sequel. Comunque, in una purtroppo lontanissima sera allora ancora in compagnia, dell'autunno 1983, andai a vedere il film di Richard Franklin, e ne rimasi piacevolmente sorpreso. Vi parlerò dinque di alcune cose a suo riguardo, che saranno altrimenti anche dei pressochè inevitabili spoiler per "Psycho".
Ventidue anni dopo gli eventi accaduti al Motel Bates che coinvolseroMarion Crane/Janet Leigh, Norman Bates/Anthony Perkins è stato rilasciato in libertà vigilata dal manicomio criminale.Lila Loomis/Vera Miles come nel primo film ,la sorella di Marion, non rimane certo felice che Norman venga rimesso in libertà. Pensando invece che debba rimanere in carcere per il resto della sua vita.Norman decide dunque di tornare a casa dove aveva vissuto con la madre, contro il parere del suo medico. Norman è infatti appena tornato a casa quando gli pare già di udire la voce di sua madre, e trovando anche un suo biglietto scritto.
Il Dr. Raymond/Robert Loggia, lo psichiatra di Norman, lo predispone intanto per il suo ritorno alla vita normale, trovandogli un lavoro come aiutante di cucina in un ristorante locale. Mary/Meg Tilly, una cameriera alla medesima tavola calda, gli racconta di aver avuto problemi con il suo fidanzato, e di ritrovarsi senza un posto dove stare. Norman gli offre dunque -e chi non lo farebbe avendone la possibilità, alla Meg Tilly del 1983- una camera nel suo motel e poi nella propria casa, una volta che ha visto quello che stava succedendo nel motel ad opera del viscido e laido portiere, Warren Toomey, interpretato da Dennis Franz e chi sennò, il quale gestisce adesso l'attività e la utilizza come base di varie attività criminali. Una volta capito che Norman ha licenziato Warren, il quale molestava anche Mary, Norman e Mary sviluppano un'amicizia, anche se ella pare nascondergli qualcosa. Norman ha intanto continuato a trovare le note che egli ritiene siano vergate da sua madre. Ha anche pensato di vederla di nuovo in casa.
"Psycho" è stato e sempre rimarrà un film enormemente popolare e uno dei migliori thriller di mistery e suspence mai realizzati. I vari sequel non furono realizzati quando originariamente dovevano, cioè negli anni sessanta-settanta. Le cose sono cambiate nel 1982-'83, quando "Psycho II", il primo dei tre sequel di "Psycho", è infine stato concretizzato. Dopo davvero tanto tempo -22 anni- la decisione di fare un altro "Psycho" fu ovviamente e soprattutto, meramente economica. In realtà non ve ne era alcun bisogno, anche se se sarebbe stato interessante vedere Norman di nuovo e scoprire che cosa gli era successo nel corso degli anni. Richard Franklin, giovane assistente di Sir Alfred sul set di"Topaz" (1969) e studioso di "Hitch", in seguito uno dei numi tutelari della amataOzploitation e autore di grandi e celebrati successi di "genere" aussie come "Patrick" (1978) e "Road games" (1981) non poteva certo fare un film all'altezza dell'originale, ma un buon sequel sì. La trama si rivelò infatti ben in sintonia con il tono originale e non sembrò essere solamente una scusa per avere Norman Bates in un altro film.
"Psycho II" inizia in bianco e nero e ci mostra la famosissima sequenza dell'omicidio di Marion dal primo film. Fare questo ha contribuito a rafforzare il collegamento tra i due film dai tanti anni che erano trascorsi da quando l'originale era stato distribuito. Guardando prima il II ci si rovinerebbe ovviamente molte cose relative al primo film. Diversi eventi dell'opera di Hitchcock vengono citati più di una volta durante il film di Franklin, il quale ha una sua trama, ma molto collegata a quello che era successo nel primo film. Se qualcuno non lo avesse visto prima, potrebbe avere qualche difficoltà a seguire un paio di cose e capire perché certe altre sono state fatte. Alcuni eventi in particolare, non avrebbero decisamnete senso senza aver prima visto l'originale.
Qualcosa di strano stava succedendo nella vita di Norman, che ha aggiunto quel po' di mistero e suspense al film. Ho sempre pensato che si è riusciti a creare una trama interessante, anche se ovviamente non è pensabile che vi potesse essere ricreata la tesissima suspense e l'alone di mistero e morbosa psicopatologia, inquietudine, come c'era nell'originale.
Come l'originale però,"Psycho II" riesce ad infondere un'atmosfera inquietante almeno in diverse scene, soprattutto quando la casa ci è stata mostrata in una certa luce. L'impostazione e la musica utilizzata hanno aiutato a costruire la tensione per tutto il film. La musica nientemeno che di Jerry Goldsmith, è stata utilizzata in alcune scene ed era molto inquietante senza essere invadente, come succede invece in alcuni altri film della medesima atmosfera. Non è altrimenti pensabile che il film infondesse paura e includesse alcuni momenti di puro spavento, senza che violenza venisse utilizzata in momenti diversi, e senza che fosse troppo grafica, almeno per gli standard degli slasher anni '80, ma certo più vistosa ed esibita che nell'originale, non avendo all'epoca Hitchcock potuto più di quanto già non avesse fatto, pigiare l'accelleratore del mostrabile, per i tempi. Bellissima al solito, la fotografia curata dal Direttore della Fotografia"carpenteriano" per eccellenza, ovvero Dean Cundey, che ha curato l'immagine e le luci di -quasi- tutti i più grandi capolavori del nostro John.
La versione cinematografica e distribuita in dvd Universal R1 "Triple Feature"con gli altri due sequel, è stata classificata R-Restricted, ovvero vietata ai minori di 18 anni. Esiste anche una rara versione che è stata modificata per la televisione americana. E dato che il film è stato inizialmente valutato con una R, è facile indovinare che ci fosse più violenza in alcune scene, insieme a linguaggio ardita e nudità. Questo non è comunque certo un film per bambini.
Norman Bates e' stato dunque rilasciato in libertà vigilata e per un periodo di prova dall'istituto psichiatrico giudiziario nel quale ha trascorso 22 anni, ma sembra avere ancora qualche problema. Il suo insistere sul ritorno a casa non ha di certo aiutato il suo stato mentale. Ha sempre sentito la voce di sua madre più a lungo è stato in quella casa. Ma egli sembra adesso davvero come se fosse cambiato. Anthony Perkins torna a interpretare dopo così tanti anni Norman, il ruolo che in pratica lo ha reso famoso più di ogni altro e imperituramente, ma che ne ha anche e in tutti i sensi imprigionato la carriera e serrato per sempre la fama. Anche in "Psycho II" come nei successivi, egli fu sempre molto bravo nel personaggio della sua vita . E' difatti impossibile pensare a nessun altro nella parte di Norman Bates.
Lila impersonata da Vera Miles è diventata un personaggio importante nel film originale quando ha iniziato a cercare la sorella scomparsa Marion, assieme all'amante dell'ultima Sam Loomis/John Gavin, che non appare in questo film ma che si saprà essersi poi sposato con Lila ed essere poi morto di cancro. Lilatorna nel II, anche se in una parte più piccola. Furiosa e ossessionata dal vendicarsi,ora che Norman e' stato rilasciato. Lei lo vuole soltanto di nuovo internato e che non possa più uscire per tutto il resto della sua vita. Vera Milescome detto era già Lila nel film originale. Avere la Miles e Perkins che ritornano ai ruoli che avevano interpretato prima nel 1960, ha certamente aiutato a collegare i due film, soprattutto perché tanto tempo era passato tra loro.
Mary e Norman si incontrano alla tavola calda dove egli ha avuto un posto di lavoro in cucina. Mary era molto più giovane di lui e stava attraversando un momento difficile con il suo fidanzato, o almeno così diceva. Ha condiviso molte cose con Norman, quando a malapena si conoscevano, che conducono Norman a offrirgli una camera nel suo motel. Passano speso un sacco di tempo insieme, e beati loro, soprattutto una volta cheMary si trasferisce nella casa. Normansembra sentire un senso di protezione nei suoi confronti, a volte.Mary non è invece così vulnerabile come ella ci sembrava a prima vista e detiene una sorta di segreto nei confronti di Norman. Meg Tilly quasi esordiente, e poco prima di interpretare la fidanzata del morto Kevin Costner .che non si vedrà mai- ne "Il Grande Freddo"(The Big Chill)(1983)di Lawrence Kasdan, lavora bene nella sua parte.
Il Dr. Raymond, medico psichiatra di Norman, è interpretato dal grande Robert Loggia che penso non abbisogni proprio di alcuna presentazione, e nello stesso anno in cui sempre per la Universal, avrebbe interpretato Lopez , in "Scarface", il capolavoro depalmiano. In "Psycho II" egli avrebbe avuto un paio di scene per lui di ordinaria amministrazione, prima di fare una fine molto simile a quella famosissima di Roy Arbogast/Martin Balsam, nel film di "Hitch". Warren Toomey, l'uomo ombra che gestiva l'hotel quando Norman torna dall'ospedale, anche se solo in poche scene, è come detto interpretato da un altro"depalmiano", il davvero sempre bravissimo Dennis Franz. Dal momento che le loro parti furono così piccole, Robert Loggia e Dennis Franz non ebbero certo molto da fare.
In definitiva,"Psycho II" non fu ovviamente un capolavoro come "Psycho"e nessun altro film avrebbe potuto esserlo, ma è riuscito ad essere un buon sequel e continuò la storia di Norman Bates in un modo che avesse senso. Io credo che il migliore dei tre sequel che sono stati realizzati sia il terzo, ma per moltepersone a cui ovviamente piace anche l'originale, il sequel che preferiscono è questo.
"Sonata per pianoforte op. 27, No. 2 ''Moonlight/Al chiar di luna'"
(Non accreditata)
Scritta da Ludwig Van Beethoven
Eseguita al piano da Anthony Perkins
"Sonata per pianoforte op. 13 'Patetica'"
(Non accreditata)
Scritta da Ludwig Van Beethoven
Interpretata e fischiettata da Anthony Perkins
La versione televisiva comprende vari take extra, tra cui uno quando Norman è sotto il portico della casa e saluta il dottor Raymond che se ne sta andando.
Scene di sangue sono stati accorciate nella versione originale cinematografica.Tuttavia, l'attuale dvd R1 include tutti i momenti gore così come alcune scene un po' più lunghe.
Non basato sul libro con lo stesso titolo.
Il set originale della casa è stato riutilizzato mentre il motel è stato ricostruito.
Norman si astiene dal dare a Mary la chiave per la Camera N° 1. La Camera N° 1 era il luogo della scena dell'infame assassinio nella doccia in "Psycho".
A Meg Tilly non era mai stato permesso di guardare qualsiasi tipo di film non per bambini in televisione, e quindi non aveva mai visto l'originale "Psycho" e non era a conoscenza del suo significato. Non capiva perché la stampa stava dando tutta l'attenzione adAnthony Perkins per il ritorno al suo ruolo in questo film, e un giorno sul set Perkins la sentì dire: "Perché Tony ottiene tutta l'attenzione?" Perkins ne rimase "sconvolto", non parlò più con lei durante le riprese, e raccomandò che venisse sostituita, anche se la metà delle sue scene erano già state riprese.
Il nome del personaggio di Meg Tilly, Mary Samuels, è un riferimento a quello originale di"Psycho". In quel film Marion Crane firma il suo nome nel registro del Bates Motel comeMarie Samuels. Il libro su cui si basa il film ha avuto il personaggio di Marion come"Mary".
Quando Mary e Norman entrano per la prima volta nella stanza della madre di Norman, prima che lei accenda le luci, si può vedere la silhouette di Alfred Hitchcock sulla parete verso l'estrema destra.
Il riflesso del giovane Norman Bates nella maniglia della porta, quando ricorda di nuovo l'avvelenamento di sua madre è Oz Perkins, il figlio di Anthony Perkins
La città di Fairvale dove Lila è tallonata dal dottor Raymond era la stessa città di"Gremlins" e "Ritorno al futuro". Essa si trova(va) all'interno degli Universal Studios(California).
Nella sceneggiatura realizzata vi era una scena estesa nell'ufficio dello sceriffo, alla fine del film rivelava che Mary era sopravvissuta allo sparo e veniva detto che ella "se la sarebbe cavata bene", ma oramai impazzita.
Il soffione della doccia originale utilizzato in "Psycho" doveva essere riutilizzato in questo film. Tuttavia, poco prima che iniziassero le riprese, qualcuno lo ha rubato.
A John Williams era stato originariamente proposto di comporre le musiche per il film.
Lee garlington che interpreta Myrna ha anche scritto i dialoghi della madre.
La pellicola era stata originariamente concepita come un film per la TV ma quandoAnthony Perkins ha deciso di riprendere il suo ruolo di Norman Bates, il film è diventato una opera cinematografica.
Il produttore Hilton A.Green aveva originariamente suggerito Jamie Lee Curtis per interpretareMary Loomis a causa del suo essere la figlia di Janet Leigh e avere avuto successo con "Halloween:La Notte delle streghe".
Il regista Richard Franklin era uno studente di Hitchcock e anche lo visitò sul set di"Topaz".
Il modo in cui Norman dice "posate" nella scena in cucina è stato concepito nel corso di una lettura delle tabelle dello script. Anthony Perkins aveva accidentalmente balbettato quando ha detto la battuta e al regista Richard Franklin è piaciuto molto e gli ha detto di dirla in quel modo nel film .
Il film è stato girato in 32 giorni.
Richard Franklin venne scelto per dirigere il film a causa di un film che aveva diretto inAustralia chiamato "Roadgames", il quale venne considerato come essere stato influenzato da "La Finestra sul cortile", uno dei film più famosi di Hitchcock.
Il compositore Jerry Goldsmith aveva scritto un tema musicale per Norman Bates che il regista Franklin respinse. Il tema è poi finito per essere utilizzato in "Ai Confini della realtà -Il Film".
Quando il film è stato distribuito, molti critici recensirono negativamente che la scena della doccia dal primo film fosse stata utilizzata come apertura.
Nel 1960, "Psycho" incassò oltre 32 milioni di dollari in tutto il mondo di rendimento al botteghino, come invece con questo film l'incasso fu di più di 34 milioni di dollari.
Allo sceneggiatore Tom Holland ci vollero sei mesi per terminare la sceneggiatura.
La scena finale di Norman che colpisce la signora Spool con la pala non è stata comunicata al cast e alla troupe fino all'ultimo giorno di riprese. Tutti gli script utilizzati durante le riprese si erano conclusi con un messaggio che diceva: "La scena finale sarà distribuita al cast e alla troupe l'ultimo giorno di riprese". Le uniche persone che conoscevano il finale erano il regista Richard Franklin e lo sceneggiatore Tom Holland
La scena nella camera da letto l'infanzia di Norman dove Mary lo conforta sul letto è stata aggiunta dallo sceneggiatore Tom Holland su richiesta di Anthony Perkins, il qualesentiva che il suo personaggio aveva bisogno di un momento commovente con il personaggio di Mary Loomis.
L'ultima e iconica inquadratura del film con Norman in piedi di fronte alla casa è stata usata come una cartolina di Natale per i diversi membri della troupe. Quando la Universalpresentò il concept art per il manifesto da un foglio del film, il regista Franklin non ne era rimasto soddisfatto. E' stato il redattore pubblicitario Andrew London che gli si avvicinò con l'idea di utilizzare la foto della cartolina di Natale come la locandina del film e che anche suggerì il famoso slogan.
Ad Anthony Perkins venne data una cassetta del tema dei titoli di testa del film dal compositore Goldsmith. La musica avrebbe portato Perkins alle lacrime.
Nella sceneggiatura originale c'era un dialogo tra Mary e il Dr. Raymond quando egli è nel suo studio di psichiatra, che però è stato tagliato.
Lo Sceriffo Hunt era originariamente chiamato Sceriffo Chambers e il dottor Raymondera stato originariamente chiamato come il dottor William Richmond nello script. Erano tutti e due i nomi dei personaggi del film originale ma i suddetti nomi vennero cambiati all'ultimo minuto.
Lo scrittore Robert Bloch aveva ha pubblicato il romanzo "Psycho II" nel 1982. La trama del libro è molto diversa da quella del film. Nel romanzo Norman Bates riesce a fuggire dal manicomio e viaggia verso Hollywood per fermare la produzione di un film basato sulla sua vita. Quando la Universal sconvolse la trama del film rispetto al libro, virandolo maggiormente verso l'horror, Bloch pretese che venisse rimosso il suo nome dallo sviluppo del sequel del 1983.
Cameo
Tom Holland : Lo sceneggiatore impersona il Vice Sceriffo Norris.
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