Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film
Devo dire che mi aspettavo di più, sia dai nomi che dalla sigla. Questo film prende dichiaratamente di mira l’egoismo umano in tutte le sue mille pieghe, ma è come un tiratore che vede sfocato e sfiora il bersaglio, o al massimo lo colpisce in periferia. La pellicola riesce solo essere un collage un po’ stanco e poco coinvolgenete di piccoli episodi di vita quotidiana, in cui emerge l’egoismo ma anche l’ipocrisia dell’uomo comune. Al posto di essere un atto di accusa magari anche costruttivo, il film finisce per essere una specie di "I mostri" in sordina o col silenziatore e, come questo ma molto meno, anche cinico. Dico cinico perché rappresenta le nostre magagne con superficialità e quasi con indifferenza. Blasetti si cimentò sull’argomento dell’egoismo con ben altri risultati in “Prima comunione”, un film che deplorava quest’antico vizio e esaltava dall’altro lato il buon cuore e l’altruismo. Dispiace, perché con quella risma di attori che aveva a disposizione il vecchio maestro del cinema italiano non abbia saputo tirar fuori qualcosa di più solido, brioso e mordace. Simpatiche, però, le musiche di Rustichelli.
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