Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Ottimo thriller con un De Niro sempre più bravo. A un passo dal capolavoro. Capolavoro che comunque non è...
Martin Scorsese e Robert De Niro. Vi è forse una coppia migliore di questa nel panorama cinematografico? Cosa ci si può aspettare da questi due, se non un capolavoro?
Ed è forse per questo che, in fin dei conti, Cape Fear non ha avuto un immenso successo. È stato sì apprezzato, ma certamente non quanto un altro film disturbante come Taxi Driver.
E infatti, pur essendo un ottimo thriller psicologico, non è il capolavoro che fu il film sopra citato.
La costruzione dell'opera è praticamente perfetta: una lode va di sicuro al cast, che ha impersonato benone i personaggi in un film così difficile da rendere adeguatamente.
Una nota particolare è ovviamente per Robert De Niro, grandissimo come sempre, che disegna un protagonista perfido e astuto, ambiguo e inquietante.
Max Cady esce di prigione. Dopo 14 anni passati dietro le sbarre per stupro, vuole vendicarsi con il suo ex avvocato difensore, che non fece il possibile per abbassargli la pena. Perseguiterà la sua famiglia, lo riempirà di fango nella sua professione. Fino a diventare, in un certo monento, anche violento...
Ne scaturisce quello che è un thriller teso come una corda di violino, con un buon ritmo – non troppo movimentato da film d'azione, ma che non cala mai sotto una certa soglia.
A ciò si aggiunge anche la ormai provata bravura di Scorsese dietro la macchina da presa. Non sbaglia un'inquadratura, non commette una sbavatura.
Il finale del film è memorabile come ambientazione, e formidabili sono proprio le ultime scene (ATTENZIONE: PICCOLO SPOILER) con le mani sporcate di sangue, anche per valore simbolico che assumono. (FINE SPOILER)
Lo script, quindi, è solido e ben scritto. È l'adattamente cinematografico del libro The Executioners di John D. MacDonald, nonchè remake del primo adattamento Il promontorio della paura diretto da J. Lee Thompson del 1962.
Ma il film va avanti benissimo e si ferma sulla soglia del capolavoro, traguardo ampiamente raggiunto dal precedente Taxi Driver.
Mancano quel pizzico di originalità, quel tocco di magia che lo avrebbero reso un pilastro del cinema.
Comunque, resta sempre un film ampiamente sopra la media, in quanto a qualità.
Forse è stato un po' "schiacciato" dalle elevatissime aspettative di pubblico e critica. Almeno la critica, seppur promuovendolo – e non poteva certo essere altrimenti! - probabilmente non è stata convinta fino in fondo.
Se volete un thriller che vi tenga in tensione, un film in cui ammirare ancora una volta il talento di Scorsese e De Niro, beh, allora non potete perderlo!
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