Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
felice incontro di Scorsese con il thriller: felice perche' Martin non si limita ad una regia diligente, al servizio di una sceneggiatura commissionata, ma ci mette del suo. Il furore religioso che contraddistingue il personaggio di DeNiro, la concezione di un mondo infernale, in cui il Bene si tramuta gradualmente ma inesorabilmente nel Male e l'imbarbarimento della gente "civile" sono tematiche tipiche del regista di Taxi Driver. Di piu'; il personaggio del vendicatore e' una sorta di Travis Bickle invecchiato di una 15ina d'anni, ma sempre lucido "profeta e spacciatore" in una societa' malata. Importanti componenti erotiche e sociologiche; qualche esterno suggestivo, anche se non perfettamente integrato con l'ambientazione nel suo complesso
non credo sia stato scelto a caso...qui era attorno al 50esimo anno di carriera!!!
cammina come una dodicenne degli anni 30...scherzi a parte, la sua e' un'interpretazione tutta mossette e smorfiette: esattamente quello che doveva fare
esegue il compitino. Punto
ottimo, anche perche' perfetto nel suo ruolo
un'altra straordinaria prova di forza per l'attore piu' virtuoso del cinema contemporaneo. Un'interpretazione manierista? Ma fatemi il piacere!!!!!!!
dirige con sapienza, concedendosi il lusso di qualche citazione, ma senza strafare: mostra, ancora una volta, un grande senso della misura
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