Espandi menu
cerca
Cape Fear. Il promontorio della paura

Regia di Martin Scorsese vedi scheda film

Recensioni

L'autore

OGM

OGM

Iscritto dal 7 maggio 2008 Vai al suo profilo
  • Seguaci 205
  • Post 123
  • Recensioni 3130
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Cape Fear. Il promontorio della paura

di OGM
8 stelle

Per la famiglia di Sam Bowden, la violenza è un vento denso che aggredisce la pelle, e si fonde con il vortice interiore prodotto dall'istinto. La paura estrae a viva forza le debolezze dall'animo, e le sparge impietosamente sul tessuto dei rapporti umani. Questi brandelli di vita segreta sono come pezzi di carne che fanno da esca alla bestialità e contaminano le coscienze.

Per Max Cady la vendetta è rabbia che si trasforma in fede, e risentimento che si fa missione. Egli è un integralista del male, che non conosce limiti nello spazio, nel tempo e nei modi: è ubiquo, indistruttibile e metamorfico come un demone, che conserva eterna memoria e non perdona. Ha l'ambigua onniscienza di un angelo caduto, che alla crudeltà infernale sa sovrapporre, all'occorrenza, una luminosa maschera di seduzione.  Max non è un qualunque maniaco persecutore: nella sua dimensione sovrumana è lui stesso l'Ossessione e l'Insidia.

Tra citazioni bibliche, toni apocalittici e scenari danteschi, "Cape Fear" è un dramma di Faust al contrario, in cui al patto ultraterreno si sostituisce una primitiva sfida all'ultimo sangue. Nella sequenza ambientata nel teatro, Scorsese riesce anche ad onorare un tema che gli è assai caro: la fugacità e la fragilità dell'innocenza.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati