Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
L'idea è di una semplicità brutale: occorre replicare il successo del film Attanasio cavallo vanesio, dell'anno precedente, tratto dall'omonima commedia musicale di Garinei e Giovannini con protagonista Renato Rascel. E nulla potrebbe farlo meglio che la nuova commedia musicale di Garinei e Giovannini con protagonista Rascel: Alvaro piuttosto corsaro. Con sceneggiatura anche questa volta scritta dai due autori assieme a Camillo Mastrocinque, con Tina De Mola (moglie di Rascel) co-protagonista, con la stessa esigenza (e anche volontà, però) di fare tutto quanto più in fretta possibile e con mezzi modesti. La fantasia non è morta, è sepolta, e le idee scarseggiano in questo film che fondamentalmente di cinematografico ha ben poco: le scenografie poverissime, i costumi teatrali, l'unità di spazio e tempo la dicono lunga su quanto sbrigativamente i tre sceneggiatori abbiano licenziato il lavoro; rispetto al precedente Attanasio, poi, i numeri musicali sono persino aumentati quantitativamente, o più verosimilmente ne sono stati eliminati di meno rispetto al testo originale dell'opera. C'è comunque da dire che Rascel sa sempre il fatto suo e che stavolta è - sia pur sempre protagonista assoluto al centro della storia - lievemente meno presente in scena (ogni tanto, di rado, ne esce, ecco; mentre in Attanasio era costantemente davanti alla macchina da presa); a ringalluzzire l'interesse degli italiani c'è il corpo di ballo delle Bluebelles e la qualità delle composizioni musicali è garantita dal nome di Gorni Kramer (citato nei titoli di testa soltanto come Kramer; d'altronde Mastrocinque si firma 'Mastro 5', come di tanto in tanto amava ironicamente fare). Francamente, una volta portato sullo schermo Attanasio cavallo vanesio, si poteva cercare di fare qualcosa di meglio per un'eventuale successiva pellicola di analogo stampo: invece l'esito è esattamente l'opposto, ovvero un sensibile peggioramento. 2/10.
Il pirata (fifone) Alvaro possiede metà della mappa del tesoro; l'altra metà è nelle mani di Isabella, che, fortuna vuole, è la sua promessa sposa. Ma non è tutto così semplice: in mezzo ci si mettono il pirata Ferrante e il mozzo, una ragazza di nome Esmeralda.
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