Regia di Mario Missiroli vedi scheda film
Alfredo Bini, come Cristaldi, è stato un produttore che ha cercato sempre strade nuove nel nostro cinema rischiando in proprio, non per niente ha fatto debuttare Pasolini e lo ha poi sostenuto nei suoi magnifici film iniziali, qui prende un romanzo di Arbasino, che inquadrato nel momento storico, parlava di un presente particolare dovuto al famigerato nostro boom economico, e sterzandolo in un discorso al femminile che anticipava di qualche hanno il femminismo. Lo scrittore partecipò alla sceneggiatura assieme al debuttante, nel cinema, Missiroli che tentò la sua carta cinematografica, dopo un promettente ed interessante percorso teatrale, ma che rimane la sua unica esperienza come regista al cinema. Idea non male ma che porta le limitazioni della scelta di un'interprete, che allora aveva fatto scalpore con l'uscita dai film di Germi, ma che qui si affida completamente al doppiaggio di Adriana Asti, che dà il vero input al personaggio (è capitato anche con la Cardinale ed altre, sempre con la Asti doppiatrice), immaginate, oggi che sappiamo come è la voce della Sandrelli e come recita realmente, cosa sarebbe stato di questo personaggio?
Finale amaro e significativo.
Una storia al femminile interessante e significativa
Un debutto che però non lo mise in luce al cinema
Solo figurativamente e quindi credibilità zero, sotto la protezione della grande Adriana Asti che è la vera interprete; ha avuto delle occasioni uniche, ma solo per incontri che le hanno dato la fortuna di arrivare al grande cinema, pur non essendo mai una grande attrice.
giusto per il suo ruolo
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta