Espandi menu
cerca
Inserzione pericolosa

Regia di Barbet Schroeder vedi scheda film

Recensioni

L'autore

bradipo68

bradipo68

Iscritto dal 1 settembre 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 266
  • Post 30
  • Recensioni 4749
  • Playlist 174
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Inserzione pericolosa

di bradipo68
8 stelle

Un annuncio per cercare una donna single e di razza bianca.Anche un po'razzista ma se serve per dividere le spese di un appartamento a fitto bloccato in quel di Manhattan non si bada a piccolezze.Il problema è che la donna in carriera,creatrice di software con diverse contusioni sentimentali si mette in casa una tipa all'apparenza tranquilla ma che dopo poco tempo farà vedere quello di cui è capace.C'è un po'di tutto in questo film :da Bergman(l'identificazione delle due donne,la coinquilina arriva a identificarsi anche fisicamente con lo stesso taglio e lo stesso colore di capelli),c'è Hitchcock(le derive psicanalitiche onnipresenti),c'è De Palma(i complessi di colpa,tipici anche di Hitchcock e lo stile sinuoso con cui è girato).E per tre quarti di film l'inquietudine la fa da padrona:impressiona soprattutto l'escalation di segni funesti,prima sotterranea poi sempre più manifesta fino ad arrivare a una violenza cieca e ad un finale abbastanza rozzo e prevedibile.Abbiamo nell'ordine un cucciolo di labrador buttato fuori della finestra,un amico gay preso gentilmente a sprangate(ma questo misteriosamente resuscita nel finale a cui ho già accennato),uno stilista prima preso a calci negli zebedei,poi a sprangate e infine finito con un colpo di pistola in faccia (previa interposizione di cuscino),il fidanzato dell'altra prima sollazzato a dovere(la carne è sempre debole) e poi preso a tacchi a spillo negli occhi.Ecco non è questa la parte migliore del film,così come non sorprende la rivelazione finale.La parte migliore del film è quella iniziale,quella dell'inizio dell'amicizia macchiato da piccoli segni premonitori,quella in  cui dietro un apparente normalità si cela una psicopatologia pericolosa.Quella in cui tutto è ancora sotterraneo,sussurrato quasi.E aiuta anche lo spettrale appartamento in cui le due vivono,la bellissima fotografia di Luciano Tovoli e la prova decisamente buona delle due protagoniste,praticamente due figlie d'arte ma almeno con un certo talento.Gli uomini stanno a guardare,al massimo sono pedine sacrificabili...Sicuramente una spanna sopra gli altri thrilleracci morbosi tipici di quel periodo....

Su Barbet Schroeder

un film dallo stile sinuoso e che riprende molti temi non proprio inediti

Su Bridget Fonda

buona prova

Su Jennifer Jason Leigh

bravissima

Su Steven Weber

non trascendentale

Su

caratterista buono per tutte le stagioni

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati