Regia di Jack Conway vedi scheda film
E' un'epopea tipica della Hollywood di quegli anni, che racconta la nascita e lo sviluppo dell'affare petrolio, agli albori dell'era dell'automobile. La prima parte del film inclina verso la commedia, l'amicizia virile e rude, e l'umorismo lieve. Poi la pellicola vira nel dramma e nel melodramma. Vi sono anche alcuni riusciti episodi di azione, come quello dell'esplosione del pozzo di petrolio.
I due divi a confronto funzionano bene e sono in parte, e i loro personaggi sono ben definiti. Funziona sia l'innamorato abbandonato ma sempre pronto a tornare in scena intepretato da Spencer Tracy, che il marito irriducibile farfallone interpretato da Clark Gable. Ho trovato indovinata anche la figura della segretaria che insidia con sottili lusinghe il personaggio di Gable, perché ha capito che è ricettivo. Forse però non è molto realistico e credibile come lei (quel tipo di donna, con quel carattere...) poi si faccia spontaneamente da parte per salvare il matrimonio di lui. La Colbert questa volta fa la mogliettina fedele; se la cava, ma è migliore come la ragazza ricca e viziata di "Accadde una notte".
Quanto al messaggio, il film spezza una lancia a favore del liberismo economico assoluto all'americana. Infatti, ne mette in luce i lati positivi, ma ne nasconde storture ed eccessi.
Qualche aggiustatina a parte, il film funziona, è un buon spettacolo, e tiene desta l'attenzione, mentre tutti fanno degnamente la loro parte. Jack Conway, tuttavia, pare più a suo agio nei momenti di commedia piuttosto che di dramma. Non per nulla, il suo "La donna del giorno" (1936) è secondo me una delle migliori screwball comedy.
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