Regia di John Huston vedi scheda film
Dopo diversi film sui pittori (uno peggio dell'altro) che ho avuto la sventura di guarare in questi ultimi anni non mi è parsa vera la possibilità offertami dalla TV di rivedere questo capolavoro intramontabile; chi ama Lautrec viene afferrato magicamente dalla ricostruzione della sua vera personalità e dall'ambiente che lo circondava; Huston si muove con un ammirevole e delicato buon gusto in questo mondo che tanti altri hanno riportato con colori innaturali e strepiti da gran cassa; egli invece ci mostra il Moulin Rouge miracolosamente estrapolato dalle opere di Lautrec senza aggiungere nulla, se non il suo smisurato amore per quel pittore, il che trasuda da ogni fotogramma; c'è ad un certo momento - in un susseguirsi velocissimo - un collage di immagini, schizzi, dipinti, disegni,litografie e quadri dell' Artista accompagnato da una allegra e soavissima musichetta "fin de siecle" . Dopo quella fantasmagoria, chi non conoscesse quel pittore e il suo riuscire a mostrare il movimento anche nella fissità del disegno, potrebbe sicuramente venirne edotto senza ricorrere ad accademiche spiegazioni. La figura di Lautrec è perfettamente ricostruita e ci mostra, senza cadere nel patetico quell' Henri quale fu realmente : spirito nobile e arguto, dotato di una rara sensibilità acuita in maniera gigantesca dalla malformazione fisica occorsagli; in ciò grande merito è da assegnare a Josè Ferrer la cui somiglianza fisica è impressionante se guardiamo le foto d'epoca o le caricature che fece di se stesso. Nota cinefila : appaiono per due minuti Christofer Lee nelle vesti di un pittore scalcagnato e il suo futuro rivale "horror" Peter Cushing , un gentleman altolocato. Insomma , terminato il film, ti rimane la sensazione di aver vissuto due ore al Moulin Rouge e dintorni. Almeno per me , sono poche le pellicole che mi lasciano una simile percezione di realtà vissuta in prima persona. Altro che 3D.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta