Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Non è questo il caso del film per bambini apprezzabile anche dagli adulti. Visto in tenera può forse essere meritorio, ma la sua qualità non regge assolutamente per una mente "matura". Non si possono perdonare, infatti, certe ingenuità nello sviluppo della trama e dei personaggi, difetti tipici dei prodotti del genere. Il risultato è quello di lasciare sostanzialmente indifferenti, un'apatia di fondo che avrebbero potuto facilmente evitare curando più in dettaglio la loro opera.
Nulla di speciale, perché abbastanza classica e prevedibile nei suoi semplici risvolti. I protagonisti sono anche simpatici, ma i dialoghi e certe scelte riguardo alla storia mi sono parse fin troppo infantili per i miei gusti. Non ci sarebbe stato bisogno di chissà quale profondità per riuscire ad accontentare sia i genitori che i figli, no?
A mio avviso il Peter Pan letterario (quello creato dallo scrittore scozzese James Matthew Barrie) è senza dubbio preferibile.
Peter Banning, un avvocato americano quarantenne, vive le sue affannate giornate di professionista affermato incapace di dedicarsi con calma alla moglie Moira e di seguire con interesse Jack e Maggie, i suoi ragazzi. Recatosi a Londra dall'anziana "nonna" Wendy Darling, che lo ha allevato, per l'inaugurazione di un ospedale per bambini, Banning al suo rientro a casa scopre che i figli sono scomparsi e che a rapirli è stato il suo antico rivale, Capitan Uncino che, deciso a prendersi una rivincita, li ha portati con sé nella favolosa "isola che non c'è".
Lo stile e il talento di John Williams sono inconfondibili.
Avrei reso meno banale la sceneggiatura.
Decisamente non il suo miglior film, ma è colpa della sceneggiatura e non della sua regia, che invece è come sempre impeccabile.
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