Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Sulla carta un'occasione impossibile da mancare,sullo schermo un po'meno.Per piu' di quaranta minuti,Spielberg presenta la vita di tale Peter Banning,che scopriremo essere Peter Pan cresciuto e perfettamente inserito nel mondo odierno,che usa il cellulare come fosse una pistola:pur diretta bene,la parte iniziale è poco interessante,e senza dubbio,di troppo nella pellicola,che parte quando il suo protagonista spicca il volo e fa ritorno all'Isola che non c'è.dove lo aspetta il confronto con il nemico di sempre,Capitan Uncino.Idea folgorante,ma le gags dell'allenamento dell'imbolsito Peter Pan alla lunga stancano,Dustin Hoffman ,attesissimo a questa prova,da' una prova poco brillante,se messa a confronto con i cattivi da fumetto di Jack Nicholson in "Batman",DeVito nel secondo film sull'Uomo Pipistrello, e Al Pacino in "Dick Tracy",la sceneggiatura è prolissa e serve male gli interpreti:belli gli effetti speciali,la fotografia e la colonna sonora.Spielberg ha girato comunque dall'indubbio piglio spettacolare,pero'la cosa migliore di "Hook" sta nelle sequenze dove la poetica dell'autore di "E.T." viene recuperata per intero.Incantevole in questo senso la scena in cui i Ragazzi Perduti rifiutano l'irriconoscibile ex-leader,e il bimbo nero cerca tra le pieghe del volto dell'uomo il ragazzo che non voleva crescere.Un altro paio di questi momenti e "Hook" non lo avremmo dimenticato mai.
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