Regia di Emilio P. Miraglia vedi scheda film
Una sanguinosa maledizione grava da secoli su di un' antica famiglia tedesca ed anche ai giorni nostri pare ripetersi ... Una insolita co-produzione italo-germanica , ambientata nella tetra Wurzburg , in cui una stravagante assassina vestita con una sgargiante mantella rossa ammazza ferocemente un bel po' di gente nell' entourage di una casa di alta moda . Il regista è il pugliese Emilio Miraglia , che prova ad inserirsi nel filone del thriller alla Dario Argento ed in quello degli sceneggiati gotici della RAI , produzioni che all' epoca facevano furore . Gli ingredienti principali naturalmente sono il mistero , la violenza ed il sesso , peccato però che la vicenda risulti parecchio ingarbugliata e che si faccia fatica a seguirla bene , oltre a mostrare qualche ingenuità di troppo ( prima fra tutte la ridicola risata dell' assassina ! ) . Il cast maschile fa perno essenzialmente su di un Ugo Pagliai all' apice della fama , mentre quello femminile fa sfoggio di un' ampia rosa di notevoli bellezze , alcune delle quali non fanno troppa fatica a mostrare le loro doti fisiche .
In questo si distinguono la procace Sybil Danning e l' inquieta Barbara Bouchet , mentre più caste si dimostrano le comunque belle Marina Malfatti e Maria Pia Giancaro . Belle le locations del tenebroso castello e carina la soundtrack di Bruno Nicolai , specialmente l' orecchiabile maintheme basato su quella che pare una semplice filastrocca infantile suonata al clavicembalo . Insomma , non sarà certo uno dei più riusciti esempi del suo genere ma qualcosa da salvare c' è . Da 6- .
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