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La Dama rossa uccide sette volte

Regia di Emilio P. Miraglia vedi scheda film

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La recensione su La Dama rossa uccide sette volte

di ClintZone
6 stelle

Un bel thriller italiano girato agli inizi degli anni settanta. Quando in Italia si faceva un cinema che valeva la pena conoscere, scoprire e vedere.

Tra il finire degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta è inutile negare che in Italia sono stati girati dei gran bei thriller, sul finire dei sessanta ricordiamo perfettamente "L'uccello dalle piume di cristallo" di Argento e "Una sull'altra" di Fulci, due prodotti che poi sicuramente hanno portato registi talentuosi a dirigere appunto dei film tutto sommato riusciti.

Questo "La dama rossa uccide sette volte" è un film decoroso, un bel film che ha ritmo e tiene incollati dall'inizio alla fine.

Molti i momenti dove la tensione si fa sentire abbastanza, abbiamo bellissime ragazze tra cui la bionda e giovanissima Barbara Bouchet.

Il film colpisce principalmente per due motivi. Il primo motivo è che "La dama rossa uccide sette volte" è un film girato benissimo, ha delle inquadrature, delle riprese che sono meravigliose, e non esagero quando dico meravigliose. Bellissima per esempio la sequenza in cui la "dama rossa" corre lungo quel largo corridoio con la mano alzata e il coltello pronta a "pugnalare" gli incubi della Bouchet, una sequnza meravigliosa.

Un altro motivo che rende questo film molto interessante sono senza dubbio le scene degli omicidi che non sono particolarmente cruente, più che altro sono i modi in cui vengono proposti.

Siamo sempre stati abituati ad assistere alle scene d'omicidio, ma prima c'era la giusta musica, i giusti tempi di tensione per di raggiungere il clou della situazione...invece in questo film la pugnalata arriva improvvisa, quando meno te l'aspetti e tutto questo non è per niente un qualcosa di negativo, anzi...il film ci guadagna benissimo.

In più di una occasione infatti mi sono veramente spaventato, perchè non mi aspettavo assolutamente che in quel momento poteva arrivare la coltellata.

Quindi che dire, è un film che mi sento di consigliarvi alla stra-grande. I più attenti potranno trovarci dentro diverse "tracce" di diversi maestri del cinema horror italiano.

I guanti neri sono presenti, caratteristica tipica del cinema Argentiano, il tema del doppio e i vari intrecci psicologici fanno tornare un pò in mente i grandissimi thriller di Fulci, il finale ambientato in un castello che crea atmosfere sicuramente "gotiche" fa tornare in mente l'immortale Mario Bava...certo non è che "La dama rossa uccide sette volte" sia un film che viaggia sui livelli del cinema di Bava o di Fulci ma sicuramente è un film valido, fatto molto bene e che senza dubbio merita di essere visto.

Per una serata dove si ha voglia di vedere un film italiano che fa abbastanza paura e che ha una trama intricata tinta di giallo, sangue e paura "La dama rossa uccide sette volte" può essere un film che fa benissimo al caso vostro. Da vedere.

ClintZone

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