Regia di William Wyler vedi scheda film
Abilissimo film di propaganda, come è stato riconosciuto fin dall'inizio da tutti, pare anche dai nemici che lo additarono ai loro registi come esempio da imitare. L'intimismo discreto, con frequenti tocchi umoristici alternati a quelli malinconici o drammatici, giova sia alla propaganda, più efficace proprio perché meno esplicita, sia alla resa artistica, facendone un film valido anche fuori dal contesto emotivo in cui è nato: quando la signora Miniver, preoccupata per il figlio aviatore in guerra, trova il pilota tedesco ferito e indugia fra il desiderio di aiutarlo e il dovere di denunciarlo, il fanatismo del pilota stesso che annunzia con cinico orgoglio il prossimo bombardamento delle città inglesi ha un suono sinistro e drammatico che convince cittadini pacifici a combattere il nazismo, e anche oggi suona drammaticamente vero, anche se nel dopoguerra si sono alzate opportunamente voci diverse per sottolineare anche l'umanità di molti soldati tedeschi.
L'appianamento di tutti gli scontri sociali e ideologici fra concittadini è un implicito invito funzionale all'unità nello sforzo bellico già annunziato (di principio i socialisti sono ovunque contrari alle guerre fra nazioni, che aggravano lo sfruttamento delle classi povere); anche la tragedia (inevitabile nel racconto di una guerra) si esprime nella morte di innocenti bombardati dal nemico, la giovane sposa consapevole dei pericoli che corre il marito e pronta ad affrontarli, e il pacifico capostazione che si dedica a coltivare rose: in ogni guerra muoiono molti combattenti, ma qui i combattenti tornano per partecipare ai funerali di innocenti uccisi a casa loro: il pubblico resta emotivamente persuaso che i nazisti uccidono la gente pacifica mentre non è poi così pericoloso andare a combatterli.
La presenza dei bimbi giova al clima intimista, in particolare contribuisce ad una arguta richiesta di matrimonio, scritta e realizzata con molto garbo; è raro che in film americani i bimbi non appaiano odiosi e petulanti, e forse non a caso questi sono inglesi e non americani…
La signora Miniver è terrorizzata alla vista del tedesco ferito, credendolo addormentato cerca di prendergli la pistola, ma con tale incertezza che lui finisce per accorgersene, prenderla e puntarla contro di lei per farsi dare cibo e vestiario; lei ubbidisce ma gli chiede di non puntarle contro la pistola che la atterrisce; solo quando lui sviene prende e nasconde la pistola e telefona alla polizia; poi, ulteriore tocco umoristico del film, al marito racconta di aver coraggiosamente disarmato il tedesco; infine, a completare l'umorismo, molti critici nel riassumere la storia accolgono la versione data al marito e scrivono che "la coraggiosa signora Miniver disarma un tedesco" (Mereghetti), "cattura un aviatore tedesco" (Di Giammatteo).
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