Regia di David Lynch, James Signorelli vedi scheda film
Si tratta di un'opera minore nella filmografia del grande Lynch, ma comunque interessante. I suoi due episodi sono il primo misterioso e curioso, il secondo memorabile per la delicatezza e il fascino. Entrambi sono scritti da Barry Gifford, dal cui libro Lynch ha tratto "Cuore selvaggio" e con cui ha sceneggiato "Strade perdute". L'episodio di Signorelli ha un buon tocco finale di humor nero ma è decisamente inferiore.
Attore fra i favoriti di Lynch (c'era in "Cuore selvaggio", "Fuoco cammina con me" e "Una storia vera") è qui molto efficace, come anche la sua controparte Freddie Jones ("The Elephant Man", "Dune", "Cuore selvaggio", "Un catastrofico successo").
Sempre molto abile, in particolare nell'ultimo episodio, a cui conferisce fascino e tenerezza.
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