Regia di Dominic Sena vedi scheda film
Una coppia di fidanzati è destinata in California con lo scopo di fare un tour attraversando, durante il tragitto, tutti i luoghi dei più efferati delitti. Li accompagna un’altra coppia del tutto particolare. Ambientazioni degradanti, quasi da film horror, inquietanti, come inquietanti sono i risvolti sui quali la storia si regge, desolate, come desolati sono gli animi dei protagonisti. Scenografie con un significato più profondo di quanto non possa sembrare perché rispecchianti perfettamente la storia e ciò che essa vuole trasmettere. Il protagonista si arricchisce, al contrario però, non è la maturazione di una persona che deve crescere bensì la scoperta di un soggetto perfettamente equilibrato del proprio lato oscuro, il fascino del male rappresentato nella maniera più efficace e la conferma dell’assimilazione di questa lezione nel bagno di sangue finale. Cinematograficamente non sarà un granché, non è un film eccezionale, di sicuro che ne sono di migliori ma nessun film che abbia mai visto riesce a raggiungere il livello di originalità di questo, non c’è un luogo comune o una frase inedita viaggiando tutto sulla scia del rischio e della novità. Naturalmente i rischi poi si è costretti a pagarli e sono evidenti, forse si poteva fare di meglio eppure questa resta un’opera coinvolgente ed efficace, non lo si dimentica di certo. David Duchovny contro Brad Pitt, un mente pulita, intelligente e sofisticata che però si rivela sprovveduta contro una che invece è limitata e rozza ma anche contorta e malata. Bello anche il personaggio di Juliette Lewis, tanto buona da sembrare ritardata e costretta a confrontarsi con il puro male nascosto nel suo amato fidanzato pazzoide.
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