Regia di Michelangelo Antonioni vedi scheda film
VOTO 6,5 DIVISO (Tv Febbraio 99) La crisi della borghesia italiana del boom è la crisi dell'intera società capitalistica. Forte di questo credo Antonioni si butta a capofitto in una storia d'amore asprissima (solo nella 2° parte) che conclude un film aperto con un dramma, ma che rimane (dall'inizio alla fine) di grande protesta, sociale ed esistenziale. La borghesia che non sa più come divertirsi, che gioca quando gli altri soffrono e non è capace di amare veramente è inesorabilmente votata all'autodistruzione. Il ritmo rimane sempre sostenuto e le immagini delle Eolie sono di grande impatto visivo ed emotivo, ma il film sembra non essere ben assemblato nelle due parti fondamentali e perde colpi nel secondo tempo. Comunque il tocco di Antonioni si vede e come: gli amanti distesi che si baciano ed il lungo episodio sull'isoletta ad esempio; per me il meno bello della trilogia ma comunque un'opera importante.
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