Anna, figlia di un ambasciatore a riposo, e Claudia vengono invitate a una gita alle Eolie a bordo dello yatch di Sandro, architetto, fidanzato di Anna. Alla gita partecipano anche altri amici della coppia, ma nessuno sembra particolarmente incantato dal superbo paesaggio marino che li circonda. Dopo un litigio con Sandro, Anna improvvisamente scompare. Sandro e Claudia, inizialmente con gli altri componenti della compagnia, la cercano invano in vari luoghi; una volta rimasti soli sull'isola, tra loro si instaura un ambiguo rapporto, dapprima di reciproca tolleranza. Poi, man mano che svaniscono le speranze di trovare Anna, si abbandonano all'amore. Sembra una storia solida, ma l'uomo trova ben presto modo di abbandonarsi a un'avventura occasionale con un'altra donna. Claudia, dopo un momento di ribellione, si rassegna a perdonarlo. Su una vicenda esilissima, Antonioni costruisce un'analisi dei sentimenti di eccezionale valore, sia contenutistico che formale. È il capolavoro che apre la strada alla trilogia sull'incomunicabilità: "La notte", "L'eclisse" e "Deserto rosso".
Monica Monica Monica ! L'Avventura è in Lei: per ogni suo dettaglio di luce: aura e genio del capace artigianato di Antonioni: satellite con gli altri attori dell'unico sole i cui "rintocchi" irradiano e solvono questa elegia, massima, dal cinema italiano.
Probabilnente il migliore film di Antonioni: precarietà sentimentale, solitudine, ricerca di significato, bellissime immagini, personaggi profondi, poesia.
Rispetto ad altri film di Antonioni coevi è più intrigante: anche dopo la fine lo spettatore non sa cosa sia veramente successo, il motivo della scomparsa della ragazza non viene chiarito (incidente, suicidio, omicidio, fuga?). Il resto è cosa nota.
A mio parere il miglior film di Antonioni, quello nel quale tecnica e idee vanno a braccetto, e che rappresenta il culmine della sua maturità artistica.
è vero alla fine antonioni ha tradotto in immagini l'incomunicabilita ma la lentezza è davvero esasperante ed il film mi è sembrato durasse un'eternita
Il cinema moderno deve un grosso tributo a L’avventura di M.Antonioni, un film innovativo nella forma, nei contenuti e nella narrazione. La vicenda ruota su tre personaggi, Anna, in crisi d’identità e alla ricerca di sé, il fidanzato Sandro, ordinario borghese e dongiovanni, e l’amica Claudia, di estrazione sociale probabilmente inferiore. Antonioni lavora alla costruzione di un… leggi tutto
L’avventura è un film difficilissimo. La Vitti è meravigliosa. Ferzetti è l’emblema del maschio italiano, traditore per natura, forte a parole e nullo nei fatti. Dura due ore e mezza, o quasi. C’è dentro una sostanziosa mole di psicanalisi, c’è tanta critica alla contemporaneità. E al cinema. E ai rapporti di coppia. Lelio Luttazzi in una delle sue parti più lunghe come attore. E… leggi tutto
Uno dei film più noiosi di sempre. La presunta arte di Antonioni si dispiega in tutta la sua uggiosa potenza: dialoghi agghiaccianti, lentezza esasperante, ambizioni metafisiche. Monica Vitti mai così gracchiante e fastidiosa. In effetti se si tolgono i personaggi restano degli interessanti paesaggi. E i personaggi sono talmente stereotipati da non saperli distinguere dal paesaggio -- a parte… leggi tutto
"L'Avventura, La Notte, L'Eclisse, Deserto Rosso formano una vera e propria tetralogia sulla solitudine dell'individuo nella società contemporanea, sull'alienazione dell'uomo in un mondo non fatto più a misura sua, sull'incapacità di uscire dai confini della propria esperienza per aprirsi a gli altri, sulla crisi dei sentimenti non superata dall'affermazione in tutti i campi…
L'avventura è quella intrapresa dal gruppo di amici durante il viaggio in barca, incorniciata in un paesaggio eolico totalmente privo di elementi cartolineschi ed anzi incredibilmente asfittico. Ma, un passo indietro, è anche quella che probabilmente vorrebbe vivere Anna scappando dalla sua esistenza programmatica ("Vorrei provare a stare un po' di tempo sola. Due mesi...…
Semplicemente I FILM (italiani) che mi han cambiato la vita facendo nascere la profonda passione che occupa oramai da decenni la quasi totalità del mio tempo libero. Pellicole per cui il termine CAPOLAVORO…
Nella pianura alluvionale. “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia,…
Sicuramente la fama di questo film è meritata, ed è forse il migliore della nota trilogia di Antonioni (ed è superiore soprattutto a “Deserto rosso”).
Tutte le componenti funzionano: la regia, le inquadrature (anche del paesaggio), le scenografie, la sceneggiatura, i simbolismi discreti, la buona sceneggiatura di Tonino Guerra, il ritratto psicologico e…
Presso i dintorni di Borgo Fazio, ad Ovest-NordOvest di Salemi, metà anni 10 del secolo XXI (con un post-finale affaccio dis-agganciato a un secolo prima). Il Nostro, il sovrintendente ai tre giorni di…
Prosegue il mio diario...con le visioni di Maggio (Film ordinati per anno di uscita).
Serie TV concluse:
3a True Detective;
8a Il Trono di Spade;
E voi cosa avete visto?
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
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Commenti (13) vedi tutti
Monica Monica Monica ! L'Avventura è in Lei: per ogni suo dettaglio di luce: aura e genio del capace artigianato di Antonioni: satellite con gli altri attori dell'unico sole i cui "rintocchi" irradiano e solvono questa elegia, massima, dal cinema italiano.
leggi la recensione completa di feliniProbabilnente il migliore film di Antonioni: precarietà sentimentale, solitudine, ricerca di significato, bellissime immagini, personaggi profondi, poesia.
leggi la recensione completa di BalivernaLentezza esasperante, bellissima fotografia, colonna sonora soporifera.
commento di albiclaUna noia mortale. Talmente noioso da non essere nemmeno soporifero. Se i capolavori del cinema sono questi, andiamo male. Molto male.
commento di albertocinelliVoto 6. [03.10.2010]
commento di PPRispetto ad altri film di Antonioni coevi è più intrigante: anche dopo la fine lo spettatore non sa cosa sia veramente successo, il motivo della scomparsa della ragazza non viene chiarito (incidente, suicidio, omicidio, fuga?). Il resto è cosa nota.
commento di jonasCAPOLAVORO!!!!!!!
commento di rosarioA mio parere il miglior film di Antonioni, quello nel quale tecnica e idee vanno a braccetto, e che rappresenta il culmine della sua maturità artistica.
commento di sasso67Film da vedere e rivedere.
commento di ligetiè vero alla fine antonioni ha tradotto in immagini l'incomunicabilita ma la lentezza è davvero esasperante ed il film mi è sembrato durasse un'eternita
commento di howard767.5
commento di nico80osannato come pochi, brutto come pochissimi
commento di bocchan8
commento di incallito