Regia di Alan Rudolph vedi scheda film
Un piccolo grande film. Dalla recitazione degli attori alla regia. Sceneggiatura degna di questo nome - finalmente dialoghi ben scritti. Ogni inquadratura , ogni movimento di macchina, ogni fotogramma del volto di Demi Moore, riflette un discorso. Un discorso sulla donna
Un piccolo grande film. Dalla recitazione degli attori alla regia. Sceneggiatura degna di questo nome - finalmente dialoghi ben scritti. Ogni inquadratura , ogni movimento di macchina, ogni fotogramma del volto di Demi Moore riflette un discorso. Un discorso sulla donna. Il dramma shakesperiano di Lady macbeth, col sangue da lavare via che non va mai via del tutto (i vestiti, il furgone, le prove, il cadavere, i traumi).
E' un dramma di un momento, una serata, che viene espanso per tutto il racconto del film, sviscerato nel lungo interrogatorio, con un finale quasi di "rielaborazione" personale della protagonista.
Le immagini e le parole si fanno azione e movimento emozionale da e verso lo spettatore. Quasi fosse tutto un flusso continuo che noi seguiamo come una lenta agonia/rielaborazione/liberazione. Un film che di certo si va ad inserire in quello spazio interessante di film che nei primi anni 90 (vedi Thelma e Louise) hanno parlato di donne e di violenza, di donne e ribellione. Un discorso che ci fa riflettere e ci fa mettere in dubbio il modo in cui la società (non solo americana) si comporta con le donne - prima spose, poi madri, poi vittime delle violenze familiari, poi tradite, poi assassine, poi mogli in lutto, poi colpevoli e (con)dannate. Quasi che il peso di tutte le COLPE ricadesse unicamente su di loro.
Da vedere e riflettere.
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