Regia di Joel Coen vedi scheda film
Terzo film dei grandi fratelli americani del cinema, datato 1990. Un film sottostimato e, forse, poco conosciuto, un tuffo splendidamente "coeniano" nel "gangster movie" e nel "noir". Totalmente scritto da entrambi, manco fossero Raymond Chandler, e diretto da Joel, è un intricato, tipico, susseguirsi di inganni, scommesse, doppi giochi, sullo sfondo di una Boston degli anni venti, divisa fra la mafia irlandese e quella italiana, immancabile. Il tutto ruota attorno alla figura del gangster Tom Reagan, interpretato da un Gary Byrne che, a mio parere, non ha l'aura sufficiente né il carisma per il ruolo affibbiatogli, insomma a James Cagney non potrebbe nemmeno allacciare i lacci delle scarpe, per intenderci, e questo è l'unico punto debole della pellicola. Ci sono anche, ovviamente, la "femme fatale" d'ordinanza, il Ballantine's e le mitragliette "Tommy Gun". E ci sono alcune sequenze capolavoro, come l'assalto a Leo, l'irlandese, sulle note di "Danny Boy". Purissimo cinema, con i tocchi di commedia "alla Coen", che avevano già magnificato il precedente "Arizona Junior" e che marchieranno tutti i grandi film successivi. Un film da recuperare, un episodio per nulla secondario nella loro strepitosa carriera.
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